Éric Dupond-Moretti ha sostenuto Martine Aubry alle elezioni locali del 2008. Tre anni dopo, ha firmato una lettera sul quotidiano Libération per sostenerla alle elezioni presidenziali. Nel 2013 gli è stata concessa la Legion d'Onore, di seguito rifiutata perché disprezzava l'istituzione, che era diventata un simbolo di nepotismo.
Nel maggio 2015 Dupond-Moretti si è espresso a favore della messa al bando del Front National. Tuttavia, ha affermato che si sarebbe riorganizzato dopo lo scioglimento.
Il 20 marzo 2024, nel corso di una cerimonia pubblica in Place Vendôme a Parigi, in qualità di Ministro della Giustizia, ha apposto il sigillo della Repubblica alla legge che sancisce l'interruzione volontaria della gravidanza nella Costituzione francese, segnando un momento solenne nella storia legislativa del Paese.[4]
Procedimenti giudiziari
Nell'ottobre 2022 è stato rinviato a giudizio per conflitto di interessi dalla Corte di giustizia della Repubblica, accusato, in un caso, di aver ordinato accertamenti riguardanti tre giudici che, nel 2014, avevano a loro volta chiesto, in relazione a un’indagine riguardante il presidente Nicolas Sarkozy, che la polizia intercettasse le telefonate di alcuni magistrati e avvocati, compreso Dupond-Moretti; nell'altro caso, è accusato di aver ordinato accertamenti nei confronti di un magistrato che aveva incriminato un suo ex cliente.[5][6] È stato il primo dei ministri della Giustizia in carica della storia francese ad essere rinviato a giudizio.[5]