Il nome Anacardium deriva dal grecokardia = "cuore", per la forma del frutto.
Descrizione
In genere si tratta di arbusti o alberi di modesta altezza (Anacardium occidentale in coltura raggiunge i 6–10 m). Esistono tuttavia anche specie di grande mole, come A. excelsum o A. giganteum, che possono superare i 40 m.
Le foglie sono semplici, alterne, obovate, glabre, con apice arrotondato e picciolo corto, lunghe fino a 15–20 cm secondo le specie.
La specie più nota, l'anacardio (Anacardium occidentale), originario del Brasile nord-orientale, è largamente coltivata nelle regioni tropicali di tutto il mondo per il suo frutto e il suo seme (noce di anacardio o di acagiù).
Il seme dell'anacardio è avvolto da un guscio che contiene una sostanza caustica che viene rimossa facilmente per rendere il seme commestibile, ma può essere avviata alla produzione dell'olio di gusci di anacardo. Quest'ultimo non va confuso con l'olio di anacardo, commestibile, estratto dai gherigli e non dal guscio.
In India, in particolar modo nello Stato di Goa, il fiore dell'anacardio è utilizzato per produrre un liquore, dall'odore e sapore di vernice, chiamato fenny, o feni o più particolarmente cashewfeni.
Note
^ab(EN) Anacardium, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 18 gennaio 2023.