L'arco fu eretto negli anni compresi tra il 58 e il 62 d.C. per commemorare le vittorie di Gneo Domizio Corbulone in Partia[2].
Molto probabilmente, l'arco fu distrutto poco dopo la morte di Nerone nel 68 d.C.[3].
Topografia
L'arco era collocato sul pendio del Campidoglio, in un luogo chiamato inter duos lucos ("tra i due boschi sacri"), coincidente con l'Asylum, in mezzo fra le colline dell'Arx e quella del Capitolium (in medio Capitolini montis)[4][5].
Secondo un'ipotesi, sormontava il Clivus Capitolinus alla stessa maniera degli archi trionfali repubblicani antecedenti, come l'arco di Scipione l'Africano, e potrebbe essere stato l'ultimo che si attraversava prima di entrare nell'Area Capitolina[5].
Descrizione
Noto da raffigurazioni su monete coniate a partire dal 64 d.C. dove è raffigurato in visione prospettica sul rovescio[6][7], l'arco era a singolo fornice ed era sormontato da una quadriga condotta dalle figure della Victoria e della Pax.
Gli angoli dell'attico erano occupate da statue in bronzo di soldati romani[4]. La vista prospettica permette di porre in evidenza la presenza di una statua colossale raffigurante Marte, che occupava un vano laterale dell'arco.
Le colonne e l'arco erano decorati con rilievi elaborati[8], una pratica innovativa all'epoca che fu poi ampiamente riutilizzata[9].
^abSamuel Ball Platner, Thomas Ashby, A topographical dictionary of Ancient Rome, Oxford University Press, 1929, p. 41.
^abFred. S. Kleiner, The Arch of Nero in Rome: a Study of the Roman Honorary Arch before and under Nero, Archaeologica, Roma, Giorgio Bretschneider Editore, n. 52, 1985, p. 64.
^Lawrence Richardson jr., A New Topographical Dictionary of Ancient Rome, Johns Hopkins University Press, 1992, ISBN 0801843006, p. 27.2.
^Fred. S. Kleiner, The Arch of Nero in Rome: a Study of the Roman Honorary Arch before and under Nero, Archaeologica, Roma, Giorgio Bretschneider Editore, n. 52, 1985, pp. 79-81.