La stagione 1940-41 vede il Treviso nuovamente nelle zone alte della classifica.
È la prima stagione condizionata dalla guerra: l'allenatore Renzo Fadiga (ex giocatore biancoceleste) resterà alla guida della squadra per 6 partite, prima di essere trasferito con la Croce Rossa altrove; verrà sostituito prima da Umberto Visentin III, poi da Giuseppe Girani.
È la stagione dei ritorni e degli addii.
Ritorna a Treviso il centravanti Maran II, che realizza altri 14 gol in 27 partite, mentre dopo 18 stagioni Gino De Biasi lascia la maglia biancoceleste: le sue 328 presenze restano ancora un record imbattuto.
Si ritira anche Umberto Visentin III, dopo 5 stagioni e 46 gol in 149 presenze, settimo goleador di sempre in maglia del Treviso.
Il campionato è appassionatissimo, e il Treviso arriva quarto, a tre punti dalla Fiumana che viene così promossa in Serie B; decisive per il Treviso, in modo negativo, le sconfitte alla terz'ultima e alla penultima giornata per 1-0 contro Ampelea e Pieris.
In coppa Italia, passato il primo turno dopo la vittoria per 2-0 contro il Belluno, la corsa del Treviso si ferma a Rovigo, dove la squadra di casa batte ed elimina il Treviso per 3-2.[1]