I principali corsi d'acqua del territorio sono il torrente Recco e il rio Arbora, tributario del primo. La morfologia del territorio è prevalentemente collinare e le sue vette maggiori sono: il monte Borgo (732 m), il monte Bello (712 m), il monte Cornua (687 m), il monte Orsena (614 m e nella cui sommità è situato il santuario della Madonna di Caravaggio nel territorio comunale rapallese), il monte Cassinea (612 m), il monte del Prè (556 m), il monte San Pietro (388 m).
Storia
La prima citazione ufficiale e scritta su Avegno[5] risalirebbe al XIII secolo dove in un antico documento è attestata la presenza della locale chiesa parrocchiale di San Pietro. Il territorio divenne in seguito feudo della famiglia Malaspina.
Facente parte dei domini della Repubblica di Genova e soggetto territorialmente alla municipalità di Uscio, nel capitaneato di Recco (anche se il compito di governo fu pressoché gestito dalla varie comunità religiose parrocchiali locali), fu solo con la dominazione francese di Napoleone Bonaparte che Avegno acquisì una propria autonomia amministrativa.
Dal 2 dicembre 1797 rientrò nel dipartimento del Golfo del Tigullio, con capoluogo Rapallo, all'interno della Repubblica Ligure. Dal 28 aprile 1798 Avegno venne inserito nel V cantone, con capoluogo Uscio, della giurisdizione della Frutta e dal 1803 centro principale del VI cantone della Frutta nella giurisdizione del Centro. Annesso al Primo Impero francese, dal 13 giugno 1805 al 1814 fece parte del dipartimento di Genova.
Lo stemma comunale di Avegno è rappresentato con la raffigurazione nel centro e in campo blu di una campana d'argento, simbolo della celebre attività economica legata alla produzione locale di campane delle fonderie Picasso. Il simbolo è sormontato da una croce rossa in campo d'argento richiamante il vessillo di San Giorgio della Repubblica di Genova.
Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2022, i cittadini stranieri residenti ad Avegno sono 113[10].
Cultura
Istruzione
Musei
Il museo delle campane, inaugurato e aperto al pubblico dall'8 settembre 2012[11], è ospitato nei locali dell'antica e storica fonderia della famiglia Picasso, attività che dal 1594 ha sempre legato nei secoli il nome di Avegno alle produzioni di campane.
Geografia antropica
Il territorio comprende le tre frazioni storiche di Salto, Testana e Vescina, riconosciute dalla comunità e dallo statuto comunale[12] per un totale di 10,93 km2; tra le altre località, Molino Nuovo è la sede del municipio, nel fondovalle del torrente.
Ubicata a 300 m di altitudine comprende i quartieri di Posato, Maggiolo, Ponte di Salto e Chiesa; la frazione, distante dal capoluogo comunale di Molino Nuovo circa 2 km, è raggiungibile dalla strada provinciale 333 di Uscio. Il nome deriverebbe dalla parola latina Saltus, toponimo genericamente usato per indicare gli abitanti del luogo. La locale chiesa parrocchiale è dedicata a sant'Antonio.
Ubicata a 279 m di altitudine fu anticamente citata con il toponimo Arbore, molto probabilmente dal nome del torrente Arbora che qui scorre nella valle; la frazione, distante dal capoluogo comunale circa 3 km, è raggiungibile dalla strada provinciale 333 e quindi proseguendo su un'apposita deviazione. La locale chiesa parrocchiale è dedicata a santa Margherita.
Ubicata a 250 m di altitudine viene talvolta citata con il toponimo in lingua ligureVexina e comprende i quartieri di Casareto, Camoglino, Chiesa e Steneri; la frazione, la più piccola del territorio avegnese e distante dal capoluogo comunale circa 2 km, è raggiungibile dalla strada provinciale 333 e quindi proseguendo su un'apposita deviazione. La locale chiesa parrocchiale è dedicata a san Lorenzo.
Economia
L'economia del comune si basa essenzialmente sull'agricoltura e l'artigianato locale. Inoltre sono presenti imprese operanti nel settore alimentare e nel campo dei cosmetici. Le seconde case presenti nel territorio attirano i villeggianti contribuendo allo sviluppo del turismo.
Nel territorio comunale operavano le fonderie di campane Picasso, il cui nucleo originario era presente già dal XVI secolo e una delle più antiche in Italia.
Da Recco un servizio di trasporto pubblico locale gestito dall'AMT garantisce quotidiani collegamenti bus con Avegno e per le altre località del territorio comunale.
Venne fondata una prima società denominata Avegno Calcio dai colori biancoazzurri la quale, nel 2012, si fuse con l'A.C. Camogli Calcio, dando vita all'A.S.D. CamogliAvegno-Golfo Paradiso. La società dai colori bianconeroblu riuscì ad arrivare sino in Promozione. Nell'estate del 2015 la società, nel tentativo di formare una squadra stabile per tutto il Golfo Paradiso, accettò la fusione con la A.S.D. Golfo Paradiso di Sori e la sezione calcistica della Pro Recco, forte di buone scuole calcio, mettendo da parte camoglina l'iscrizione alla Promozione. Nacque così la A.S.D. Golfo Paradiso Pro Recco Camogli Avegno, iscritta al campionato di Promozione. Il club, dopo una parentesi in Prima Categoria, al termine del campionato 2022-2023 ha raggiunto la promozione in Eccellenza. Dal 2023 l'incarico di responsabile del settore giovanile è affidato a Francesco Flachi.
^Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario del professor Gaetano Frisoni, Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese, Genova, Nuova Editrice Genovese, 1910-2002.