Questo tema artistico è tratto dall'Antico Testamento, più precisamente dal Libro dei Re, e raffigura il bagno di Betsabea, la moglie del generale Uria, al servizio del re Davide. Secondo il racconto biblico, Davide si trova nella terrazza del suo palazzo quando nota la donna che si faceva il bagno (questo perché il bagno veniva fatto all'interno del proprio giardino, non essendoci abbastanza acqua dentro le case)[1] e se ne invaghisce. Davide riesce a convincere Betsabea a venire al suo palazzo e la mette incinta. Davide tenta allora di richiamare Uria così da farlo dormire con sua moglie ed evitare che si scopra la gravidanza frutto di un adulterio, ma il generale non vuole lasciare i suoi soldati in difficoltà. Davide allora ordina che Uria sferri un attacco in prima fila e il generale cade in battaglia, così da poter sposare la donna. Il figlio, tuttavia, morirà pochi giorni dopo la nascita, come castigo divino per aver commesso un adulterio.[2]
L'episodio presenta alcuni punti in comune con un altro racconto biblico, quello di Susanna e i vecchioni. Infatti, in entrambe le storie due donne vengono spiate mentre si stanno facendo il bagno.
Alcuni dipinti (come quello rembrantesco e quello rubensiano) uniscono a questo episodio quello della consegna della lettera di Davide.[3] Nel diciannovesimo secolo il tema venne anche trattato sotto l'ottica della corrente pittorica dell'orientalismo.
Molto spesso questo tema artistico è stato un pretesto per poter raffigurare un nudo artistico femminile, dato che non viene specificato se la moglie di Uria fosse vestita o nuda nel testo biblico, ma non tutti gli artisti l'hanno dipinta senza veli: Pietro Paolo Rubens e Lucas Cranach il Vecchio, per esempio, l'hanno raffigurata vestita. Varie opere, inoltre, raffigurano Betsabea come una seduttrice o una tentatrice, che è consapevole di essere ammirata dal re:[1] ne è un esempio una miniatura medioevale, realizzata dall'incisore francese Jean Bourdichon nel 1498-1499, che raffigura la donna mentre sembra guardare dietro di sé, dove si trova Davide, e sorride maliziosamente.[4] Anche il dipinto Betsabea di Jean-Léon Gérôme segue questa visione della moglie di Uria come una seduttrice.[5][6]
Pittura
Hans Memling, Betsabea al bagno (Bathseba im Bade), 1485