Sono confermati il direttore sportivo Nardino Previdi e, nonostante la retrocessione, anche l'allenatore Alfredo Magni. Ma per il Brescia anche il torneo cadetto è colmo di amarezze.
Ai primi di gennaio, con la squadra in piena lotta per salvarsi, viene sollevato dall'incarico l'allenatore che viene sostituito con Marino Perani. Ma le cose non migliorano ed il Brescia, a 43 anni di distanza dalla prima e unica volta, viene retrocesso nel terzo livello del calcio nazionale[1].
In Coppa Italia il Brescia non supera il primo turno, classificandosi quarto nel girone 6, dietro a Fiorentina (qualificata), Genoa, Varese e davanti al Foggia.
^Partita data vinta 2-0 a tavolino al Lecce dal giudice sportivo. Sul campo era terminata col punteggio di 1-1.
^Partita sospesa dall'arbitro Paparesta al 75' per impraticabilità del campo, sul punteggio di 1-2 con doppietta di Messina per il Brescia e Guidolin per i veneti. È stata recuperata il 17 giugno 1982.
Bibliografia
Marco Bencivenga, Ciro Corradini e Carlo Fontanelli, Tutto il Brescia 1911-2007, tremila volte in campo, Empoli (FI), Geo Edizioni S.r.l., 2007, pp. 312-314.