Lo ione bromuro (formula chimica Br−) è lo ione di bromo con numero di ossidazione −1, cioè un atomo di bromo carico negativamente con un elettrone.[1] I sali che contengono uno ione di questo tipo vengono detti bromuri. Ha una massa molecolare pari a circa 79,9 g/mol.
Lo ione bromuro è presente tipicamente nell'acqua marina con una concentrazione di circa 65 mg/L, che è lo 0,2% di tutti i sali disciolti.
Un indicatore per i bromuri è l'aggiunta di acido nitrico e nitrato d'argento: se lo ione è presente, si formerà un denso precipitato, che scomparirà con l'aggiunta di ammoniaca concentrata.
Biologia
Lo ione bromuro è necessario al granulocita eosinofilo, un globulo bianco specializzato nella distruzione dei parassiti multicellulari, che lo usa per generare composti del bromo nocivi per questi parassiti.[2]
Utilizzo medico
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Vari bromuri, specialmente il bromuro di potassio, e anche derivati dell'urea tra i quali l'acecarbromale, sono stati utilizzati frequentemente come sedativi nel XIX secolo e nei primi anni del XX secolo.[3][4]
Epilessia
In particolare Sir Charles Locock verso la metà del XIX secolo sperimentò il bromuro di potassio su 14 donne affette da epilessia: i risultati furono molto buoni e da allora venne largamente usato come antiepilettico, fino a quando non fu sostituito dal fenobarbital.
Gastroenterologia
Il pinaverio bromuro viene utilizzato nei disordini motori dell'apparato digerente, come le discinesie esofagee e biliari, la sindrome del colon irritabile e le altre colonpatie funzionali.[5]
Pneumologia
Vi sono anche composti ad uso topico, come l'ipratropio bromuro, utilizzati contro l'asma e la broncopneumopatia cronica ostruttiva. In questo caso viene nebulizzato o somministrato in forma di aerosol; la sostanza fondamentale è costituita dall'atropina.[6]
Note
- ^ (EN) the bromide ion
- ^ AN Mayeno, AJ Curran, RL Roberts e CS Foote, Eosinophils preferentially use bromide to generate halogenating agents, in The Journal of biological chemistry, vol. 264, n. 10, 1989, pp. 5660–8, PMID 2538427.
- ^ caratteristiche e usi del bromo, su minerva.unito.it. URL consultato il 30 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 3 aprile 2016).
- ^ Pharmaceutical Manufacturing Encyclopedia, 3ª ed., William Andrew Publishing, 2007, pp. 26-7, ISBN 978-0-8155-1526-5.
- ^ Foglietto illustrativo del pinaverio bromuro
- ^ Foglietto illustrativo dell'ipratropio bromuro
Voci correlate
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