Nonostante la grande distanza dal Sole mantenuta nel corso di tutta l'apparizione (al perielio la cometa ha raggiunto circa le 3 UA dal Sole), il nucleo ha manifestato un'intensa attività.[4]
La cometa è stata scoperta il 18 novembre 2006 da Eric J. Christensen con un telescopio Schmidt di 0,68 m di diametro. Appariva come un oggetto della 18ª magnitudine e manifestava già una tenue chioma, leggermente allungata.[1] Nei giorni subito seguenti, altri astronomi hanno ripetuto le osservazioni, confermandone la natura cometaria. Non risultò possibile tuttavia individuare una coda.[1][5] Si trovava allora a circa 8 UA dal Sole (più prossima all'orbita di Saturno che a quella di Giove).
La luminosità della cometa è aumentata al trascorrere del tempo. Nel corso del 2007 è passata dalla 18ª alla 16ª magnitudine. Nel corso del 2008 l'incremento di luminosità è stato più repentino e alla fine dell'anno, la cometa aveva raggiunto l'11ª magnitudine. All'approssimarsi del transito per il perielio, avvenuto il 6 luglio 2009, la cometa ha raggiunto l'8ª magnitudine.[3] Successivamente ha iniziato a percorrere il ramo discendente della curva di luminosità affievolendosi sempre più mentre si allontanerà nel suo viaggio verso le profondità del Sistema solare esterno.
Nel periodo compreso tra il 1º e l'8 novembre 2009, la Cometa Christensen è stata osservata con l'Herschel Space Observatory. Obiettivo delle ricerche era individuare il comportamento manifestato dalle comete a grande distanza dal Sole. Analisi precedenti avevano indicato che la produzione di una chioma era associata alla sublimazione di "ghiacci ipervolatili" come CO e CO2 oppure al rilascio di materiale gassoso intrappolato nel ghiaccio d'acqua e liberato in seguito alla riorganizzazione di questo nella forma cristallina.[4] La Cometa Christensen ha manifestato un nucleo particolarmente attivo, che ha prodotto una densa chioma nonostante la grande distanza mantenuta dal Sole.[4] I dati raccolti indicano che questa attività è consistita soprattutto nel rilascio di CO (che ha ecceduto di almeno il 220% la produzione di vapore acqueo).[4]
La Cometa Christensen percorre un'orbita retrograda altamente eccentrica, inclinata di circa 127° rispetto al piano dell'eclittica. Il perielio è stato raggiunto il 6 luglio 2009, ad una distanza di circa 3 UA dal Sole. Il nodo discendente, compreso tra le orbite di Giove e Marte, è stato attraversato a circa 3,5 UA dal Sole.