Castello di Cisterna è situato nell'entroterra nord orientale di Napoli. Il piccolo centro si è sviluppato lungo la via Nazionale delle Puglie in una lingua di territorio stretta tra i comuni di Pomigliano d'Arco e Brusciano con i quali costituisce un unico agglomerato urbano.
Origini del nome
L'origine delle parole "Castello" e "Cisterna" non è certa. Per quanto riguarda la parola
"Castello": nel libro VII dell'Eneide si parla di alcune località conquistate da Ebalo, re di Capri, che estese i propri possedimenti fino alle zone bagnate dal Sarno, conquistando Bàtulo, Rufra, Celenne e i campi fruttiferi di Avella. I commentatori latini Servio e Elio Donato nei commenti all'Eneide precisano che sia Batulo che Rufrae erano "Castella Campaniae a Samnitibus condita" che significa : "fortezze (accampamenti) della Campania fondate dai Sanniti". E poiché le altre due Rufrae della Campania si trovavano una nel Casertano e un'altra al confine con il Molise, l'ipotesi più probabile è che il Rufrae di cui parlava Virgilio si trovasse al centro della Campania e rappresentasse l'odierna Castello di Cisterna.
Il termine "Cisterna", invece, si spiegherebbe con i pantani della zona, che venivano a crearsi dopo una pioggia.
Secondo altre ipotesi, in passato il luogo era chiamato Cisterna, per la presenza appunto di una cisterna che raccoglieva l'acqua piovana usata per dissetare i cavalli, tutt'oggi in dialetto è così chiamato. Il termine castello deriva da Castrum, ossia Castello, fortezza, in riferimento al castello dove forse riposavano le truppe.
Storia
Dal XII secolo al 1862 era chiamato semplicemente "Cisterna". Nel corso del Milleduecento era un possedimento feudale della famiglia Mastrilli di Marigliano.