Cecilia Tait nacque a Lima e fu cresciuta da una madre single in un contesto molto povero nel difficile distretto di Villa María del Triunfo[2]. Nel 1976, ancora studentessa, cominciò a giocare a pallavolo con la squadra del Bancoper. Dalla stagione successiva, fu convocata in nazionale.
In seguito, tornò a giocare nel continente americano: fu capitana della squadra di San Paolo del Brasile, il Sadia Esporte Clube. A causa di un serio infortunio al ginocchio subito proprio mentre giocava in Brasile, fu costretta a ritirarsi dall'attività sportiva[10].
Durante la sua carriera agonistica, Cecilia Tait era soprannominata La zurda de oro (lett. "la mancina d'oro")[3][11].
Carriera politica
Cecilia Tait durante un intervento al Congresso nel 2011
In seguito al termine della sua carriera sportiva, si dedicò alle attività sociali: fu fondatrice dell’associazione "Cecilia Tait – Talent Seeker", dedicata a promuovere la pallavolo tra le ragazze in condizioni socio-economiche difficili[9] e lavorò molto per garantire fondi economici che permettessero ai giovani peruviani di rappresentare la propria nazione a livello internazionale praticando sport[10]. Questo impegno civico la portò ad entrare in politica, candidandosi al Congresso per il seggio dell'area metropolitana di Lima alle elezioni generali del 2000[12]. Cecilia Tait riuscì ad essere eletta e fu riconfermata anche nella tornata elettorale successiva, sempre come esponente del partito Perù Possibile[13].
Rieletta deputata nel 2011[14] come capolista di Perù Possibile[15], lasciò il partito in polemica nel 2013[16][17]. Lasciò poi anche il gruppo parlamentare Unión Regional in cui erano confluiti i dissidenti[18].
In seguito alla conclusione del mandato, Cecilia Tait tornò ad occuparsi di sport. Dapprima membro del consiglio di amministrazione della FIVB[19][20], nel 2023 venne eletta all'unanimità membro del CIO[9][21][22][23][24]. Fu la prima donna peruviana a riuscirci[25].
Vita personale
Divorziata dal primo marito con cui aveva avuto una figlia[26], alla soglia dei quarant'anni ebbe un'altra figlia dal suo secondo compagno, il cronista del Miami Herald Tyler Bridges[27].