Considerato l'archetipo del passista-veloce, vinse due Parigi-Roubaix (1912[1], 1914), una Parigi-Tours (1913), i Campionati francesi (1914) e quattro tappe al Tour de France, indossando anche "idealmente" la maglia gialla per due volte, un giorno nel 1910 ed un giorno nel 1912, visto che il simbolo del primato nella Grande Boucle sarà adottato solo a partire dal 1919.
Dopo la prima guerra mondiale dei problemi con la legge gli impedirono di riprendere con le corse in bici[2].
Morì nel 1955 dopo una malattia che aveva costretto i medici, già nel 1951, ad amputargli entrambe le gambe.