La chiesa dell'Ecce Homo si trova all'interno della borgata storica dell'Uditore a Palermo. Oggi sede dell'omonima congregazione fa parte di un'unica parrocchia con la chiesa di Sant'Alfonso de' Liguori ubicata di fianco ad essa e edificata pochi decenni dopo.
La chiesa venne edificata tra il 1730 ed il 1733, lo stile, essendo una chiesa di tipo agreste, è molto semplice.
Nel 1804 di fianco alla chiesa viene edificata la chiesa di Sant'Alfonso dei Liguori con annessa parrocchia, che ha mantenuto il nome originale di Ecce Homo e l'attività ecclesiastica si è spostata nella nuova e più ampia chiesa, lasciando alla originaria Ecce Homo la sola sede della congregazione omonima.
Nella nuova chiesa, a partire dal 1829, iniziano i lavori di consolidamento e di abbellimento, vengono infatti inseriti stucchi mentre la volta viene affrescata dal pittore Giovanni Patricolo che la suddivide in 9 riquadri. Del 1909, su progetto dell'ingegner Valenti, sono invece campanile e facciata. Come ultimo intervento di tipo rilevante troviamo nel 1960 l'abbattimento del presbitero per l'ampliamento della chiesa dandole la forma di croce latina.
Interno
Cappella dell'Addolorata.
Addolorata, statua della Madonna portata in processione il Venerdì Santo assieme all'urna del Cristo Morto, custodita nella chiesetta limitrofe. Evento inserito nei Riti della Settimana Santa cittadini.
XVII secoloc., Ecce Homo, mezzobusto, manufatto a cui si attribuisce il miracolo della salvezza del soldato da parte dell'uditore delle milizie del Regno Francesco Maria Alias, promotore e patrocinatore della costruzione del tempio.
Opere
1829, Passione di Gesù, affreschi, ciclo decorativo della volta in otto pannelli, opera di Giovanni Patricolo.
Gloria di Sant'Alfonso, pannello centrale.
Samaritana e Adultera, ovali riprodotti in corrispondenza delle cappelle laterali.
Quattro evangelisti nei pennacchi.
Adamo ed Eva e il Limbo nell'abside. Queste ultime opere, della calotta e dell'abside, andarono perdute durante i lavori di ampliamento nel 1728.
Casa della comunità dei Padri Redentoristi. Nel 1803 don Salvatore Armao Valdina, rettore della chiesa e nipote di Alias Francesco Maria, riuscì a far insediare all'Uditore i Padri Redentoristi, missionari del Santissimo Redentore della Congregazione di Sant'Alfonso Dei Liguori.