All'esterno la chiesa si presenta in laterizio, con portico, e campanile laterale. Sulla trabeazione che corre sopra il portico è impressa la frase evangelica: “Venite a me voi tutti che siete affaticati ed oppressi ed io vi ristorerò”. In cima alla facciata è invece scritta la dedica dell'edificio: “D.O.M. in honorem S. Philippi Nerii A.D. MCMLII”. A fianco della chiesa è dipinto un murale del 1996 raffigurante san Filippo Neri.
All'interno la chiesa si presenta a tre navate suddivise da colonne in pietra. Nella navata laterale sinistra è collocata una grande statua in vetro resina del santo in atto di pregare: ai suoi lati appesi al muro due quadri raffiguranti i cardinaliCesare Baronio, successore di Filippo Neri alla guida dell'Oratorio da lui fondato, e John Henry Newman. Le due navate terminano con due cappelle: nella navata di destra si trova la cappella dedicata a Maria, mentre in quella di sinistra è la cappella del Santissimo Sacramento.
L'abside della navata centrale è interamente affrescata. L'affresco, opera del pittore Amedeo Angilella (1977), è suddiviso in due parti: nella parte superiore è raffigurata la Madonna, sotto il titolo di Mater Ecclesiae, con san Filippo Neri e scene tratte dalla sua vita; nella parte inferiore è raffigurato Cesare Baronio con altri personaggi legati all'Oratorio; tra questi si distinguono i cardinaliFrancesco Maria Tarugi e Ugo Poletti, il musicista Pierluigi da Palestrina, il re francese Enrico IV di Borbone, papa Paolo VI e i due benefattori della chiesa.
In fondo alla chiesa è in piena vista la prima pietra dell'edificio, posta da papa Pio XII il 21 maggio 1951. Nella parete di controfacciata è murata una grande lapide ricorda l'istituzione della parrocchia e l'opera benemerita dei due benefattori, i coniugi Thomas e Irene Bradley.
Graziano Fronzuto, Organi di Roma. Guida pratica orientativa agli organi storici e moderni, Firenze, Leo S. Olschki, 2007, pp. 109–110, ISBN978-88-222-5674-4.