Le unità classe Meattini hanno fanno parte del naviglio della Guardia di Finanza categoria guardacoste, progettate dai cantieri Baglietto di Varazze per le attività di istituto nelle acque territoriali e in altura, che, dagli anni settanta, hanno costituito l'ossatura della compagine costiera del Corpo.
Le unità, che hanno l'opera viva in legno di mogano e bagnasciuga e sovrastruttura in compensato marino, erano, all'epoca della loro realizzazione, una equilibrata sintesi di velocità, autonomia, abitabilità e tenuta del mare.[1]
Servizio
I guardiacoste di questa classe entrati in servizio sono stati 57, costruiti da vari cantieri nazionali e nel corso della loro vita operativa sono stati protagonisti di duri confronti con i mezzi navali delle organizzazioni delinquenziali, normalmente superiori per dimensioni e caratteristiche generali, spesso riuscendo ad avere la meglio grazie alla perizia e al valore dei loro equipaggi.[1]
Le unità di questa classe sono state radiate e sostituite con le più moderne unità della classe Buratti.
Esportazione
10 motovedette Baglietto GC20, da 20,4 m e 44 t (basate sullo stesso progetto dei Meattini) sono state fornite, negli anni '80, alla Guardia Costiera Algerina, tra cui:
° GC 323 El Ayouq
GC 324 El Hamil
GC 325 El Moudanab
GC 326 EL Assad
GC 327 Markhad
GC 328 Etair (ex 236)
GC 329
GC 330
GC 331
GC 332 Zouhal
GC 333
6 motovedette Baglietto GC30 "Mangusta", da 30 m e 90,1 t, versione ingrandita delle Meattini, furono fornite sempre alla stessa Algeria, tra il 1977 e il 1978:
GC 141 Requin
° GC ...
6 motovedette Baglietto GC23, derivate dalle Meattini ma lunghe 24 m, con un dislocamento di 50,7 t ed armate con un Oerlikon 20/70 mm, furono fornite agli Emirati Arabi Uniti (UAE):
758
759
760
761
762
763
consegnati tra il 1986 ed il 1988.
3 motovedette 69 feet fornite alla stessa Guardia Costiera (18,1 m di lunghezza e 22 t, armate con 1 x 12,7 mm):
501
502
503
consegnate nel 1993.
2 motovedette 13FC consegnate sempre alla Guardia Costiera degli UAE nel 1983.