Dopo aver debuttato nel cinema all'età di 15 anni con il film Io non ho la testa, regia di Michele Lanubile, nel 1999 recitò in Tutto l'amore che c'è film diretto da Sergio Rubini (anche qui come protagonista). Questa seconda pellicola gli valse il premio Capitello d'Oro al Sannio Film Festival e una nomination ai Globi d'oro come migliore attore esordiente.
Morì a Roma la sera del 21 ottobre 2011, all'età di 28 anni in seguito ad un incidente stradale in moto avvenuto il giorno prima, a pochi passi dalla casa dove viveva, in via Prenestina, dalla quale era appena partito in sella alla sua Honda.
Domenica 23 ottobre presso il Teatro Valle nel centro di Roma, la famiglia, amici e colleghi si sono riuniti per rendere omaggio a Damiano, dando la possibilità a chi non avrebbe potuto scendere a Bari per i funerali del 26 ottobre successivo, di salutarlo l'ultima volta. A rendere omaggio all'attore, c'erano Sergio Rubini, Giorgio Tirabassi, Paolo Sassanelli, Stefano Reali e diversi produttori e registi, oltre a un'affettuosa lettera inviata da Laura Chiatti, alcuni membri del cast di Come un delfino e tutto il gruppo dei ragazzi del cast de I liceali, che tutti insieme hanno letto una commovente lettera dedicata all'amico e collega.
Tributi
A circa dieci anni dalla prematura scomparsa, il Comune di Bari ha intitolato a Damiano un giardino nel quartiere di Poggiofranco, dove egli era cresciuto.[1]
Il 21 ottobre 2021, la città di Bari ha dedicato a Damiano una cerimonia commemorativa, nel corso della quale il presidente del Municipio II ha ricordato Damiano come «un figlio indimenticato di questa città»[2].
Come un delfino 2, regia di Stefano Reali (2013) (Il funerale del personaggio, insieme ad immagini della prima serie, sono stati inseriti in omaggio postumo a Damiano)