Due occhi e dodici mani (Do Aankhen Barah Haath) è un film del 1957 diretto e interpretato da Rajaram Vankudre Shantaram.
Il film è ispirato alla storia raccontata dalo sceneggiatore G.D. Madgulkar a V. Shantaram su un esperimento di "prigione aperta" tentato nella colonia di Swatantrapur, nello stato principesco di Aundh.[1]
Si è aggiudicato diversi riconoscimenti, tra cui quello come miglior film ai National Film Awards e il Gran premio della giuria al Festival di Berlino 1958. Nel 2005, India Times lo ha incluso tra i 25 film più importanti di Bollywood.[2]
Trama
«Quasi venti anni fa, in un piccolo stato dell'India, un idealista iniziò un grande esperimento. Il suo compito era difficile quanto convertire una bestia in un essere umano. La gente lo definiva pazzo ma lui, imperterrito, attaccato alla sua fede, con la sua stessa vita in una mano e la bandiera del suo ideale nell'altra, andò avanti. La storia di questo film è basata sulle sue reali esperienze.»
Il giovane secondino Adinath intende portare sulla retta via sei pericolosi prigionieri rilasciati in libertà condizionata. Si trasferisce quindi con loro in una fattoria fatiscente, riabilitandoli attraverso il duro lavoro della terra. Apparentemente i sei uomini sembrano seguirlo ma un giorno si accordano per eliminarlo. Il tentativo fallisce e, poco alla volta, tutti si pentono sinceramente dei loro errori. Adinath morirà per mano dei tirapiedi di un nemico corrotto, che non vuole competitori nel mercato redditizio che controlla.
Riconoscimenti
Colonna sonora
La colonna sonora include tre brani scritti da Bharat Vyas e Vasant Desai ed eseguiti dalla cantante indiana Lata Mangeshkar: Ae Malik Tere Bande Hum, Main Jagu Tu So Ja e Sainyya Jhutonka Bada.[4]
Note
Collegamenti esterni