Edurne Pasaban
Edurne Pasaban Lizarribar (Tolosa, 1º agosto 1973) è un'alpinista spagnola di origini basche.
È la prima donna ad aver compiuto l'ascesa di tutti i quattordici ottomila, facendo però ricorso in due casi all'ossigeno supplementare.[1] La coreana Oh Eun-Sun sembrava aver completato l'impresa venti giorni prima di lei, ma il primato le è stato tolto dalla sua stessa Federazione alpina coreana che ha constatato il falso operato dalla Eun-Sun sulle foto della cima del Kangchenjunga nel 2009.[2][3]
Biografia
Si è avvicinata alla montagna prima con il padre, poi a quindici anni con il cugino Asier sui Pirenei. A sedici anni ha salito alcuni quattromila delle Alpi come il Monte Bianco e il Cervino. Dopo aver scalato sulle Ande, nel 1998 ha partecipato alla sua prima spedizione a un ottomila, il Dhaulagiri I, anche se non è riuscita a raggiungerne la vetta. Nel 1999 e 2000 ha tentato senza successo l'Everest.
Nel 2001, al terzo tentativo, è giunta in vetta al suo primo ottomila, l'Everest, utilizzando ossigeno supplementare. È stato l'inizio di una serie di spedizioni che la ha portata nove anni dopo, con la salita dello Shisha Pangma, a completare l'ascesa di tutti i quattordici ottomila. Dopo l'Everest ha riutilizzato l'ossigeno solamente durante la discesa dal Kangchenjunga nel 2009.
Figlia di industriali meccanici, Pasaban è anche ingegnere, con un master in amministrazione aziendale.[4][5][6]
Ottomila
Nella seguente tabella sono elencate tutte le salite degli ottomila.[7] Dal 2003 le spedizioni sono state sponsorizzate e seguite dalla Televisión Española (TVE), nell'ambito della trasmissione "Al filo de lo imposible".[5]
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Ottomila
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Data
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Descrizione
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1
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Everest
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23 maggio 2001
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Salita dalla via normale per il Colle Sud e la cresta sud-est utilizzando ossigeno supplementare, dopo due tentativi nel 1999 e 2000 dal versante nord.[8]
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2
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Makalu
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16 maggio 2002
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3
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Cho Oyu
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5 ottobre 2002
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4
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Lhotse
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26 maggio 2003
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5
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Gasherbrum II
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19 luglio 2003
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Salita in vetta con Juanito Oiarzabal, Marianne Chapuisat, José Ramón Aguirre, Josu Bereciartua e i portatori Hassan de Houshé e Roustam de Machoulo.[9]
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6
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Gasherbrum I
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26 luglio 2003
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Salita con Juanito Oiarzabal.[10]
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7
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K2
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26 luglio 2004
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Salita in vetta con Juanito Oiarzabal, Juan Vallejo e Mikel Zabalza, per lo sperone Abruzzi. Per Pasaban si è trattato della prima ascensione femminile spagnola del K2. Per Oiarzabal invece è stata la 21ª salita di un ottomila, e la seconda del K2. Sia Oiarzabal che Pasaban hanno subito congelamenti durante una drammatica discesa, con conseguente amputazione delle dita dei piedi, in particolare Oiarzabal ha perso tutte le dita.[11][12]
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8
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Nanga Parbat
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20 luglio 2005
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Salita in vetta per la via Kinshofer, con Silvio Mondinelli, Iván Vallejo, Meherban Karim e il portatore Hassán Jan. Più tardi raggiungono la cima anche Josu Bereciartúa, Ester Sabadell e Marianne Chapuisat.[13]
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9
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Broad Peak
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12 luglio 2007
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10
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Dhaulagiri I
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1º maggio 2008
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Salita con Iván Vallejo.[14]
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11
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Manaslu
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5 ottobre 2008
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Salita in vetta con Alex Chicón, Asier Izaguirre, Mikel Zabalza, Ester Sabadel, Ferran Latorre e Juanjo Garra.[15]
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12
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Kangchenjunga
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18 maggio 2009
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Salita in vetta con Juanito Oiarzabal, Asier Izguirre e Alex Chicon. Ferran Latorre ha raggiunto la cima circa due ore prima.[16]
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13
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Annapurna I
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17 aprile 2010
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Salita in vetta con Asier Izaguirre, Alex Chicón, Nacho Orviz e gli sherpa Mingma, Pasang e Gempu. Lo stesso giorno ha raggiunto la vetta il portoghese João Garcia, completando l'ascesa dei 14 ottomila.[17]
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14
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Shisha Pangma
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17 maggio 2010
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Salita in vetta con Asier Izaguirre, Alex Chicón e Nacho Orviz.[1]
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Note
- ^ a b Shisha Pangma: 14° ottomila per Pasaban, 11° per Mario Panzeri, su planetmountain.com, 17 maggio 2010. URL consultato il 19 aprile 2013.
- ^ Vinicio Stefanello, I 14 Ottomila di Miss Oh Eun-sun tra dubbi e certezze, su planetmountain.com, 1º settembre 2010. URL consultato il 19 aprile 2013.
- ^ http://archiviostorico.gazzetta.it/2010/agosto/31/Truffa_foto_false_sudcoreana_non_ga_10_100831060.shtml
- ^ (EN) Who is Edurne?, su edurnepasaban.com. URL consultato il 19 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 2 marzo 2014).
- ^ a b Erminio Ferrari, Ellade Ossola, Quattordici volte Edurne Pasaban, su planetmountain.com, 24 settembre 2010. URL consultato il 19 aprile 2013.
- ^ Teresio Valsesia, Incontri Edurne Pasaban, regina degli Ottomila (PDF), in Lo Scarpone, novembre 2010, p. 29. URL consultato il 19 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 25 gennaio 2012).
- ^ (EN) 14 eight-thousander, su edurnepasaban.com. URL consultato il 20 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2014).
- ^ (ES) El Everest de Edurne Pasabán, su desnivel.com, 7 giugno 2001. URL consultato il 19 aprile 2013.
- ^ (ES) Quinto ochomil para Edurne Pasabán, su desnivel.com, 24 luglio 2003. URL consultato il 19 aprile 2013.
- ^ (ES) Juanito y Edurne, tambien el G1, su Desnivel.com, 30 luglio 2003. URL consultato il 7 luglio 2023 (archiviato dall'url originale il 25 aprile 2013).
- ^ (EN) Lindsay Griffin, Baltoro region (PDF), in Alpine Journal, 2005, p. 320. URL consultato il 19 aprile 2013.
- ^ Vetta del K2 per la spedizione di Agostino Da Polenza e gli spagnoli de Al filo de lo imposible, su planetmountain.com, 26 luglio 2004. URL consultato il 19 aprile 2013.
- ^ (ES) Éxito total de Al filo en el Nanga Parbat, su desnivel.com, 21 luglio 2005. URL consultato il 19 aprile 2013.
- ^ (ES) Pasabán y Vallejo, cima en el Dhaulagiri, su desnivel.com, 5 maggio 2008. URL consultato il 19 aprile 2013.
- ^ (ES) Edurne Pasabán logra su undécimo ochomil, su desnivel.com, 6 ottobre 2008. URL consultato il 19 aprile 2013.
- ^ Kangchenjunga, tra vette e rinunce, su planetmountain.com, 19 maggio 2009. URL consultato il 19 aprile 2013.
- ^ Annapurna Summits: 13° Ottomila per Edurne Pasaban, 14° per Joao Garcia, su planetmountain.com, 18 aprile 2010. URL consultato il 19 aprile 2013.
Bibliografia
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
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