L'apertura al traffico ferroviario della tratta tra Torino e Novara è avvenuta il 7 febbraio 2006[1] mentre la sua inaugurazione ufficiale si è tenuta tre giorni dopo in occasione dei XX Giochi olimpici invernali.
Su tale tratta, alle ore 17:35 del 25 maggio 2006 il convoglio diagnostico sperimentale ETR 500-Y2 RFI di RFI S.p.A. ha raggiunto alla progressiva chilometrica 59 i 352 km/h, battendo così il precedente primato italiano di un rotabile nazionale di 347 km/h, stabilito nell'autunno 2005 dall'ETR 500 politensione n. 31 alla progressiva chilometrica 61 in direzione sud (corrispondente all'altezza del Posto di Movimento di Anagni) della linea AV/AC Roma-Napoli.
Nel corso del 2009 è stato infine completato il tronco mancante fra il Bivio Novara Ovest e la stazione di Milano Certosa. In particolare, il pre-esercizio, necessario per sperimentare il funzionamento della linea in condizioni critiche, ha avuto avvio il 1º settembre[2]. Valutata la bontà dei risultati ottenuti, l'esercizio commerciale è stato aperto in due momenti: il 28 settembre, per il tratto tra Milano Certosa e il Posto di Movimento di Rho Fiera[3][4], e il 6 novembre, tra quest'ultima località ferroviaria e il Bivio Novara Ovest[5].
La linea è stata inaugurata ufficialmente il 5 dicembre 2009[6].
La linea attraversa il territorio di quarantuno comuni. La conformazione pianeggiante del territorio ha permesso che il tracciato si sviluppasse per l'80% (circa 100 chilometri) a livello del terreno, con alcuni limitati tratti in trincea, per il 15% (circa venti chilometri) in viadotto e solo per il 5% (poco più di cinque chilometri) in galleria artificiale. Tra le opere più importanti il viadotto di Santhià, lungo 3,8 chilometri, e la galleria artificiale di Rondissone, lunga 1688 metri.
La tratta viene percorsa in circa 50 minuti tra Torino Porta Susa e Milano Centrale, 45 minuti in meno dell'Eurocity 9248 "Alessandro Manzoni" che partendo da Torino Porta Susa effettua due fermate, Novara e Vercelli, percorrendo interamente la linea storica.
Il sistema di distanziamento dei treni usa la tecnologia ERTMS/ETCS di Livello 2 (European Rail Traffic Management System/European Train Control System), scelto per garantire l'interoperabilità tra le linee europee. L'ETCS L2 prevede linee senza segnali luminosi convenzionali (come sulla rete storica), ma segnali formati da tavole speciali ad alta rifrangenza e una autorizzazione al movimento garantita dalla trasmissione continua in cabina di guida sullo stato della via tramite collegamento radio GSM-R (Global System Mobile - Railway).
Costi
Nel 2007, Il Sole 24 ore ha effettuato un confronto tra il progetto della Torino-Milano con un'analoga linea ferroviaria costruita nello stesso periodo in Francia: la LGV Est européenne. Il confronto ha evidenziato che i costi della linea ferroviaria ad Alta velocità e ad Alta capacità tra il capoluogo piemontese e Novara ammontano a circa 62,4 milioni di euro per chilometro contro i circa 16,6 di quella francese. Per quest'ultima, le stime più recenti (2007) valutano la spesa in circa 5 miliardi di euro per 300 chilometri di percorso mentre TAV S.p.A. dichiara per la linea italiana un costo complessivo dell'opera pari a 7,8 miliardi di euro[9].
La tratta Novara-Milano, sempre secondo le valutazioni di TAV S.p.A. riportate da Il Sole 24 Ore, è stimata avere un costo "a finire" ancora superiore, pari a circa 2,9 miliardi di euro per 39 chilometri di lunghezza, ossia 74 milioni di euro a chilometro[9].
^abTra il 18 e il 20 dicembre 2010 il Posto di Movimento di Rho Fiera è stato soppresso e la sua funzione è stata inglobata dalla stazione di Rho. Cfr. Redazionale, Notizie flash - impianti FS, in iTreni, XXXII, n. 333, gennaio 2011, pp. 6-7. e cfr. RFI SpA Circolare territoriale MI 49/2010 e TO 33/2010. pp. 1-5.