Deputato dal 1867 al 1892, poi senatore, sottosegretario alla Pubblica Istruzione (1887-1891) e consigliere di Stato. Il 15 novembre 1880 domandò nella Camera un'"inchiesta sulle biblioteche". Tra il 1878 e il 1887 fece parte della commissione di vigilanza sulla Biblioteca della Camera dei deputati e diede un contributo decisivo alla sua organizzazione, in stretta collaborazione con l'allora vicebibliotecario Pietro Fea.
Avvocato, approntò una traduzione italiana delle orazioni di Demostene.
Il 12 novembre 1883 entrò a far parte della Accademia Nazionale dei Lincei come Socio nazionale per la I categoria, quella di Filologia, della Classe di scienze morali[1].
Nel 1900, quale rappresentante del Governo, fece parte della Commissione che presenziò alla riesumazione della salma di Giacomo Leopardi a Napoli, insieme al professor Enrico Cocchia, in rappresentanza della Reale Accademia di Archeologia e Lettere di Napoli, e del professor Francesco Moroncini, in rappresentanza della famiglia Leopardi.
Della libertà d'insegnamento, Firenze, Barbèra, 1864.
Le orazioni di Demostene, tradotte e illustrate dall'avvocato Filippo Mariotti, Firenze, Barbèra, 1874-7, voll. 3.
Professioni impieghi o nuovi studi a cui si sono rivolti i giovani licenziati all'Istituto Tecnico di Firenze: notizie raccolte e ordinate da F. M., Firenze, succ. Le Monnier, 1877.
Dante e la statistica delle lingue, con la raccolta dei versi della Divina Commedia messi in musica da G. Rossini, G. Donizetti [sic], F. Marchetti, R. Schuman, Firenze, Barbèra, 1880.
La sapienza politica del conte di Cavour e del principe di Bismarck, Torino, Roux e Favale, 1886.
Il Risorgimento d'Italia dai Principi di Casa Savoia e dal Parlamento. 1848-1878, 2. ed., Firenze, Barbèra, 1888.
La legislazione delle belle arti, Roma, Unione cooperativa editrice, 1892.
Onoranze pel centenario della nascita di Giacomo Leopardi deliberate dalla Deputazione marchigiana di Storia patria, Ancona, A. G. Morelli, 1896.
Storia dell'alpinismo politico, Roma, Forzani e c., 1901.