Ex assistente di Antonioni e Visconti e buon documentarista, realizzò con Cesare Zavattini la Storia di Caterina per il film-inchiesta Amore in città (1953) ed esordì nel lungometraggio a soggetto con Gli sbandati (1955), riproponendo in una chiave incisiva e criticamente feconda il tema della Resistenza.
Nel 2009 diresse Le ombre rosse, film che contiene una critica alla politica del liberalismo economico, calando la lente di ingrandimento sulla distanza venutasi a creare tra la politica promossa dalla sinistra e la realtà.
Accanto al suo lavoro di regista cinematografico Maselli mantenne sempre altre attività ed in particolare quella saggistica con vari scritti di politica culturale. Ma fondamentale rimane l’attività politica e militante nella sinistra italiana (fino al 1989 membro della Commissione culturale della Direzione del PCI, dal 1992 nel Comitato politico nazionale di Rifondazione comunista) così come quella che potrebbe definirsi organizzativa e sindacale: per trenta anni Maselli guidò l’Associazione Nazionale degli Autori Cinematografici ottenendo numerose soddisfazioni: a lui si devono le grandi riforme democratiche degli anni Settanta nelle istituzioni culturali pubbliche italiane.
Nel 2006 gli venne conferita l'onorificenza di Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana da Giorgio Napolitano.
Decesso
Maselli è morto a Roma, a 92 anni, il 21 marzo 2023.[5] Due giorni dopo è stata allestita la camera ardente presso la sala della Protomoteca del Palazzo Senatorio in Campidoglio, aperta dalle 10 alle 13. Tanti colleghi e politici hanno reso omaggio al feretro, oltre a gente comune; il rito funebre si è svolto poi con una cerimonia laica sempre nello stesso luogo.[6]
Vita privata
Nel 1946 conobbe la scrittrice e attrice Goliarda Sapienza, con cui iniziò una relazione, durata molti anni. Nel 1971 iniziò a frequentare la giornalista Stefania Brai, che poi sposò; i due stettero insieme 52 anni, fino alla morte del regista.
2021 – 78ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. Omaggio della Mostra internazionale d'arte cinematografica, delle Giornate degli autori e della Settimana della critica a Francesco Citto Maselli per il suo eccezionale contributo all'arte cinematografica.