George Enescu ebbe come primo insegnante l'ingegner Mişu Zoller, violinista dilettante, e all'età di cinque anni scrisse la sua prima opera per violino e pianoforte, Paese Romeno.
Tra le due guerre contribuì a far conoscere in campo internazionale le composizioni della giovane scuola nazionale romena e nel 1923 suonò per la prima volta negli Stati Uniti, a Filadelfia, sotto la direzione di Leopold Stokowski. Tenne corsi di interpretazione a Parigi, Londra, Siena ed ebbe tra i suoi allievi Yehudi Menuhin, Yvonne Astruc, Ginette Neveu, Arthur Grumiaux, Christian Ferras e Uto Ughi.
Nel suo nome si svolge a Bucarest dal 1958 un festival internazionale con cadenza annuale.
L'opera Oedipe (1936), rappresenta una sintesi dei mezzi tecnico-espressivi raggiunti dal musicista nella maturità. Celebri sono le due Rapsodie romene op. 11 (1901) per orchestra; Enescu compose inoltre 5 sinfonie e molta musica cameristica.
Nel 2001 la Sonata per violoncello e pianoforte in fa minore Op.26 No.1 fu rivisitata dal The Mutato Muzika Orchestra ed è stata utilizzata come tema ricorrente nel film di Wes Anderson I Tenenbaum e nella sigla del TGR Leonardo, programma di informazione scientifica della RAI.
Enescu suonava un violino costruito dal liutaio Bartolomeo Giuseppe Guarneri “del Gesù” del 1725 detto “la cattedrale” per il suono ricco ed ampio. Oggi lo strumento, oltre al nome originale, porta anche il nome del compositore stesso. Fu acquistato da Enescu nel 1900 che lo preferì al suo precedente Stradivari.
^Eduard Caudella (1841-1922), allievo di Vieuxtemps e di Ries. Cfr. M. Pincherle, Le violon, p. 115
Bibliografia
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