Figlio di Antonio Paladini e Clara Prosperini, nacque in una famiglia originaria di Asolo
Conseguì nel 1962 la laurea in giurisprudenza presso l'Università di Padova, dove fu rappresentante degli studenti e contribuì alle lotte per la riforma universitaria, scrivendo alcuni artitoli per scritti realizzati per il giornale La Voce, diretto dai fratelli De Michelis e da Massimo Cacciari. Iniziò ad insegnare nelle scuole secondarie e istituti tecnici del veneziano, devenendo in seguito docente universitario di storia moderna e contemporanea presso la facoltà di lingue e letterature straniere dell'Università Ca' Foscari di Venezia, giornalista, uomo politico (presidente dell'Ussl veneziana, presidente della Provincia di Venezia, presidente del Consorzio di Studi e Ricerche Economiche e Sociali (COSES), consigliere della Fondazione Venezia), attivo nell'associazionismo sportivo dagli anni settanta ai primi anni novanta (consigliere nazionale della Federazione Italiana Tennis, presidente dell'Associazione sportiva Luigi Orsini) e organizzatore culturale (presidente dell'Ateneo Veneto).[1][2]
Nel 1966 sposò l'insegnante Giuliana Carniello, da cui ebbe i figli Filippo Maria e Lorenzo.[1]
^Fondo Giannantonio Paladini, su Istituto veneziano per la storia della resistenza e della società contemporanea. URL consultato il 3 febbraio 2024.
Bibliografia
Filippo Maria Paladini, Giannantonio Paladini tra storiografia, impegno civile e letture condivise. Primi appunti per un profilo biografico, in A. Cuk e T. Vallery (a cura di), Giannantonio Paladini, Istria e Dalmazia, interventi e scritti quotidiani, Venezia-Mestre, Alcione editore, 2009.
Filippo Maria Paladini, Una singolare parabola civile e intellettuale nella Venezia del secondo Novecento, in Religioni politiche e religioni civili, Stato e democrazia. Lezioni in memoria di Giannantonio Paladini, Venezia, Ateneo Veneto – Fondazione di Venezia, 2010, pp. 67-239.