Giovanna d'Aviz conosciuta come Beata Giovanna d'Aviz o Santa Giovanna del Portogallo (in portogheseSanta Joana de Portugal o Santa Joana Princesa; Lisbona, 6 febbraio1452 – Aveiro, 12 maggio1490) è stata reggente del Portogallo e dell'Algarve tra il 1470 e il 1475, durante le assenze del padre[1][2].
Giovanna, secondogenita, alla nascita fu l'erede al trono del Portogallo perché il primogenito, suo fratello Giovanni, era già morto. Lo rimase per circa tre anni, sino alla nascita del terzogenito, il futuro Giovanni II[1][2]. Giovanna venne educata dalla madre alla corte di Lisbona.
Nel 1455, Giovanna rimase orfana della madre, Isabella[6], che aveva da poco dato l'erede maschio ad Alfonso V, morì improvvisamente (2 dicembre 1455)[1][2], molto probabilmente per avvelenamento, mentre si trovava ad Évora.
Dopo la sua morte, la sorella della madre, la zia, Filippa di Coimbra (1437-1493), che pur non essendo monaca viveva al monastero di Odivelas, si occupò dei nipoti, la piccola Giovanna e Giovanni di pochi mesi, dedicandosi completamente a loro, facendo loro da seconda madre ed educandoli nel culto del nonno Pietro, che portò Giovanni, dopo l'ascesa al trono, a combattere e perseguitare la casa di Braganza, ritenuta la responsabile delle disgrazie del nonno.
Forse per via dell'esempio della zia Filippa, Giovanna, fin da giovane, espresse il desiderio di ritirarsi in convento e farsi monaca; però il padre, Alfonso V, si oppose facendole notare che essendo la seconda nella linea di successione sul trono del Portogallo non poteva permetterglielo.
Nel biennio 1470-1471, fu nominata reggente del regno del Portogallo, quando suo padre, Alfonso V, si imbarcò in un'ultima campagna contro i musulmani del Nordafrica che portò alla conquista di Arzila nel 1470 e alla definitiva conquista di Tangeri[7] nel 1471, fatto che gli guadagnò il soprannome di Africano. Giovanna fu reggente del Portogallo e dell'Algarve nel periodo tra il 1470 e il 1475, durante le assenze del padre[1][2].
Dopo che il padre rientrò in Portogallo le propose diversi candidati per un eventuale matrimonio, ma Giovanna li rifiutò tutti e nel 1475 si ritirò nel monastero domenicano detto Mosteiro de Jesus (Monastero del Gesù), ad Aveiro, e prese i voti[1].
Anche se ritirata in monastero, Giovanna fu sempre una leale ed entusiasta sostenitrice del fratello, Giovanni II, sia nella politica che nella vita privata.
Giovanna morì il 12 maggio del 1490 a Aveiro e fu tumulata nel suo monastero, dove aveva trascorso gli ultimi quindici anni[1][2]. Lì ancora si trovano e sono venerati i suoi resti, custoditi in un'arca monumentale.
^Isabella era da poco riuscita a fare riabilitare la memoria del padre, Pietro, con una grande cerimonia che fu tenuta a corte ed inoltre era riuscita a farne riesumare il corpo che, dopo la battaglia d'Alfarrobeira, nelle vicinanze di Vila Franca de Xira, dove il duca di Coimbra aveva perso la vita, era stato sepolto sotto un cumulo di pietre da alcuni pescatori del fiume Tago e traslarlo al Monastero di Batalha e farlo seppellire nella cappella del fondatore accanto al padre, Giovanni I.
^Tangeri fu conquistata, nel 1460 e poi persa due volte (riconquistata fu persa per la seconda volta, nel 1464).