Giuseppe Ippolito Gerbaix de Sonnaz d'Habères (Thonon-les-Bains, 10 novembre 1744 – 14 aprile 1827) è stato un generale italiano, veterano delle guerre napoleoniche, dove dopo l'occupazione francese del Piemonte si distinse al servizio dell'Impero austriaco combattendo a Novi, Marengo, Austerlitz, Ratisbona, Aspern e Wagram. Dopo la restaurazione rientrò in servizio nella Regia Armata Sarda, e fu insignito da re Carlo Felice del Collare dell'Ordine supremo della Santissima Annunziata e del titolo di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro.
Biografia
Nacque a Thonon-les-Bains il 10 novembre 1744, figlio di Claude Jean Baptiste e di Françoise Madeleine de Conzie d'Allemagne.[1] Arruolatosi nell'Armata Sarda iniziò la sua carriera militare l'11 maggio 1762 come cadetto del Reggimento "Dragoni del Re".[1]
Nel 1766 è nominato cornetta del Reggimento "Dragoni del Re", venendo promosso tenente nel 1769, maresciallo d'alloggio delle guardie del corpo del re nel 1770, capitano nel 1777, e maggiore nel 1778.[1] Cornetta nella Compagnia Arcieri Guardie del Corpo del Re nel 1789.[2]
L'8 ottobre 1795 diviene luogotenente colonnello di cavalleria, ed è promosso al grado di colonnello di cavalleria il 5 dicembre 1798.[3]
Durante l'occupazione francese del Piemonte passò al servizio dell'Imperatore d'Austria, e fra il 1799 ed il 1809 combatte a Novi, Marengo, Austerlitz, Ratisbona, Aspern e Wagram.[2] Dopo questa ultima battaglia e la conseguente firma del trattato di pace fu posto in congedo.[2]
Comandante la guardia urbana di Thonon-les-Bains (1813-1814) e dei volontari savoiardi,[3] dopo la restaurazione è insignito della Gran Croce dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro.[3] L'8 gennaio 1815 è nominato capitano della 1ª Compagnia gentiluomini arcieri del Re, poi divenuta 1ª Compagnia delle Guardie del Corpo di Sua Maestà[4] con il grado di maggior generale.[3] Viene elevato al rango di tenente generale di cavalleria nel 1820.[3] Nel corso dei moti rivoluzionati del 1821 rimane fedele al governo legittimista e condusse le Guardie del Corpo a ricongiungersi con le forze del generale Vittorio Sallier De La Tour a Novara.[3] Il 23 ottobre 1821 re Carlo Felice di Savoia lo nominò Collare dell'Ordine supremo della Santissima Annunziata.[3] Governatore di Novara e poi di Nizza, si spense il 14 aprile 1827, e la salma venne tumulata nella Certosa reale di Collegno.
Onorificenze
Onorificenze estere
Note
Annotazioni
Fonti
Bibliografia
- Virgilio Ilari, Davide Shamà, Dario Del Monte, Roberto Sconfienza e Tomaso Vialardi di Sandigliano, Dizionario bibliografico dell’Armata Sarda seimila biografie (1799-1821), Invorio, Widerholdt Frères srl, 2008, ISBN 978-88-902817-9-2.
- Alberico Lo Faso di Serradifalco, Gli ufficiali del Regno di Sardegna dal 1814 al 1821. Vol.2 (PDF), Torino, Centro Studi Piemontesi, 2016.
Voci correlate
Collegamenti esterni