Nato a Venezia, era figlio d'arte: suo padre, Emilio Zago, fu un importante interprete dialettale veneto con cui iniziò a lavorare sin da bambino. Costituì in seguito proprie compagnie teatrali recitando in vari lavori goldoniani; fu compagno di palcoscenico, tra gli altri, di Cesco Baseggio e Toni Barpi.
Nel cinema debuttò nel 1935 nella pellicola La luce del mondo del regista Gennaro Righelli, nello stesso periodo l'EIAR gli diede l'occasione di recitare in varie commedie radiofoniche.
Nel periodo della seconda guerra mondiale lavorò a diversi film girati negli studi Scalera alla Giudecca a Venezia.