Dall 1907 al 1920 diresse la rivista Esperanto di Paul Berthelot, uno dei giornali più importanti all'interno della comunità esperantista, firmando i suoi articoli.
A R. Hodler fondò, insieme ad altri esperantisti (tra cui Théophile Rousseau) l'Associazione Universale Esperanto (28 aprile 1908). Divenuto Direttore generale e Vicepresidente dell'UEA, ebbe tra i suoi collaboratori Eduard Stettler ed Edmond Privat.
Durante la prima guerra mondiale Hodler, insieme con l'allora segretario dell'UEA Hans Jakob organizzò la gestione di servizi rivolti a civili e prigionieri di guerra[1]
Alla sua morte, lasciò in eredità all'UEA la rivista "Esperanto" e la propria biblioteca, che fu in seguito ribattezzata Biblioteca Hector Hodler ed è oggi una delle più ricche biblioteche di esperanto al mondo.
^. J. M RODRIGUEZ HERNANDEZ, The Esperantist Movement's humanitarian activities in the two World Wars and its relationship with the International Red Cross, in “International Review of the Red Cross ”, 1996, n. 312, pp. 315-322.
Bibliografia
AA.VV. Enciklopedio de esperanto, Budapest, Literatura mondo, 1933-1934.
Lapenna, Lins, Carlevaro, Esperanto en perspektivo, Rotterdam, Universala Esperanto-Asocio, 1974
A. Baur, La fenomeno Svislando, Berne, Svisa esperanto societo, 1979. OCLC601334140
E. Stettler, Hector Hodler (lia vivo kaj verko) ; Universala E‑asocio, Genéve; 1928; Paul Göring. Magdeburg;