Helvis nacque nel 1353, primogenita e unica figlia femmina del duca Filippo di Brunswick-Grubenhagen (circa 1332 – 4 agosto 1369 o 1370), connestabile di Gerusalemme[1], e della prima moglie Helisia o Alice di Dampierre, figlia di Oddone di Dampierre e Isabella di Lusignano, citati da Les familles d'outre-mer[2] e dalla Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1[3]; per questo matrimonio, secondo lo storico ungherese Weyprecht Hugo von Rüdt von Collenberg era stata necessaria una dispensa papale di papa Urbano V, il 15 maggio 1365[4] Filippo di Brunswick-Grubenhagen, secondo la Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1, era figlio del duca di Brunswick-Grubenhagen, Enrico II, detto il Greco[5].Attraverso entrambi i suoi genitori, era una lontana discendente del celebre crociato Giovanni di Ibelin.
Nel 1368, nove anni dopo la morte della madre, il padre di Helvis, Filippo, sposò Alice d'Ibelin (1305 - 1386), la regina vedova del re di Cipro, Ugo IV[6] e madre di suo marito, Giacomo di Lusignano, per cui oltre che suocera, Alice divenne anche sua matrigna.
Il 1 ° maggio 1365, Helvis, quando aveva 12 anni, era stata data in sposa al trentunenne, Giacomo di Lusignano[1], il figlio quartogenito del re di Cipro e di GerusalemmeUgo IV (1294 – 1359) e di Alice d'Ibelin (1305 c. – 1386)[8][9], che, ancora secondo Les familles d'outre-mer, che secondo la Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1, era figlia di Guido d'Ibelin, signore del castello di Nicosia[10], siniscalco di Cipro[11][12] e della moglie, nonché cugina, Isabella o Margherita d'Ibelin[13]; il matrimonio viene confermato anche dalla Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1[14]; per questo matrimonio, secondo lo storico ungherese Weyprecht Hugo von Rüdt von Collenberg era stata necessaria una dispensa papale di papa Urbano V, il 15 maggio 1365[4];
L'omicidio di Pietro viene confermato da Les familles d'outre-mer[15], e narrato sia dalla Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1[16] che dalla Chronique de l'Île de Chypre[17].
A Pietro I succedette il figlio Pietro, come Pietro II, sotto la tutela della madre, Eleonora, e la reggenza dello zio, Giovanni[18]. Suo marito, Giacomo fu co-reggente.
Guerra a Genova e prigionia
Con l'appoggio di Papa Gregorio XI, sua cognata, Eleonora, per vendicare la morte del marito e per aiutare il figlio a regnare, invitò i genovesi ad invadere Cipro[19]; dal momento che i Genovesi avevano interessi finanziari e commerciali su Cipro essi invasero l'isola nell'aprile 1373.
Suo marito, Giacomo, fu creato siniscalco di Cipro e, in queste funzioni, condusse la guerra contro la Repubblica di Genova nel 1373; durante l'invasione genovese, Giacomo ed il fratello Giovanni, connestabile di Cipro, resistettero agli invasori; Giacomo combatté a Kyrenia e resistette alle forze della Repubblica di Genova[20].
Con l'aiuto del tradimento di Giovanni di Morf, questi ultimi occuparono nel 1373 la città di Famagosta e saccheggiarono Nicosia[20]; inoltre fecero decapitare gli assassini di Pietro I
[21].
Il nipote Pietro II, firmò un trattato con i nemici, che tennero la città di Famagosta e ottennero l'espulsione di Giacomo da Cipro: finita la guerra e lasciata l'isola con una nave partita da Kyrenia, Helvis e il marito, nel 1374, raggiunsero Rodi, dove morì il suo primo figlio, una femmina, ancora in tenera età, e dove però non trovarono sostegno e vennero arrestati dai genovesi e condotti a Genova, dove Giacomo fu imprigionato[22], mentre Helvis, alloggiata presso una vedova, faceva lavori di cucito che poi vendeva per poter mantenere il marito nella prigione detta mal paga[23].
Sapendo che il marito avrebbe tentato la fuga, Helvis si recò in Lombardia, ma quando seppe che il marito era stato catturato e messo ai ferri, fece ritorno a Genova, dove ottenne il perdono per il marito, che fu liberato dai ferri e permisero a Helvis di vivere accanto al marito, pur essendo tenuti sotto custodia in una torre[24]. Secondo A History Of Cyprus. Volume 2. The Frankish Period, 1192 1432, il periodo di carcere duro, con trattamento di Pane e acqua, corrispose al tentativo di Pietro II di riconquistare Famagosta[25]; inoltre la lunga prigionia dei coniugi indusse vanamente papa Gregorio XI e papa Urbano VI a richiedere alla Repubblica di Genova un miglior trattamento dei coniugi[26].
Fu nella torre che Helvis diede alla luce il loro primo figlio maschio, Giano, che prese il nome dal dio che era stato, secondo un'antica leggenda, il fondatore di Genova[27]. Anche altri figli nacquero durante la sua prigionia.
Suo nipote, Pietro II, nel 1382 si ammalò e morì[28], il 13 ottobre, e fu tumulato nella chiesa di San Domenico a Nicosia[29]; anche il Chronicon Regiense riporta la morte di Pietro II in quella data[30].
Sempre il Chronicon Regiense, riporta che la figlia di Pietro II, fu esclusa dalla successione e fu designato alla successione suo marito, Giacomo, che era in carcere a Genova[30], non rispettando le volontà di Pietro II che aveva concordato con il cugino Giacomo di Lusignano, figlio di Giovanni, il matrimonio con la propria sorella, Margherita o Maria, con la promessa che alla sua morte gli sarebbe succeduto[31].
Giacomo divenne re di Cipro; anche se lui e Helvis erano ancora tenuti in cattività. Finalmente, dopo molte trattative e molte concessioni ai Genovesi, che finirono per portare il suo regno alla rovina finanziaria, Giacomo e Helvis furono rilasciati dal carcere e, nel 1385, tornarono a Cipro e si recarono a Nicosia, dove vennero accolti con grande entusiasmo[32].
Nel 1390, Giacomo riscattò il proprio figlio, Giano, che era ancora prigioniero a Genova, per 800.000 bisanti[34].
Nel 1393, era morto a Parigi, il re armeno di Cilicia, Leone VI[1] e Giacomo, in quanto parente più prossimo fece richiesta di succedergli e assunse il titolo di re armeno di Cilicia che gli venne assegnato formalmente nel 1396, e da allora i re di Cipro furono chiamati: re di Gerusalemme, Cipro e Armenia, come riporta la Chronique de l'Île de Chypre[35]; Helvis divenne regina di Gerusalemme, Cipro e Armenia, fino alla morte di Giacomo, il 20 settembre 1398, e fu tumulato nella chiesa di San Domenico a Nicosia; a Giacomo I succedette il figlio primogenito, Giano, che fu incoronato l'11 novembre di quello stesso anno[36].
Morte
Helvis morì nel 1422, e fu sepolta nella chiesa di San Domenico di Nicosia, accanto al marito, Giacomo[37].
Enrico († 7 luglio 1426), principe titolare di Galilea[40], comandante militare in Egitto, ucciso in battaglia a Choirokoitia; nel 1406 circa sposò la cugina Eleonora di Lusignano (m. circa 1414), nipote di Giovanni di Lusignano e della seconda moglie Alice d'Ibelin, da cui non ebbe discendenza; ebbe invece tre figli illegittimi;
Eudes o Oddone († Palermo, 1421), siniscalco titolare di Gerusalemme, fu al servizio dei re d'Aragona e, probabilmente, il 19 marzo 1406 sposò la cugina Loysia di Lusignano, nipote anch'essa di Giovanni e Alice d'Ibelin, da cui non ebbe discendenza; morì per le ferite riportate nell'assedio di Bonifacio, durante la spedizione di Alfonso il Magnanimo contro Sardegna e Corsica; è sepolto a Palermo, nella chiesa di San Domenico;
Isabella († dopo il 1415), nel 1415 sposò il cugino Pietro di Lusignano, conte titolare di Tripoli, reggente di Cipro, connestabile e siniscalco titolare di Gerusalemme (m. 10 febbraio 1451), nipote di Giovanni di Lusignano e della seconda moglie Alice d'Ibelin[41]; non ebbe discendenza.