Con la professoressa Theophanó A. Arvanitopoulou ricevette un'educazione incentrata sulla filosofia e l'archeologia.[4] Studiò al Collegio Arsakio di Psichiko, alla Schule Schloss Salem in Germania e fu istruita sulle lingue e il pianoforte, in quanto allieva di Gina Bachauer.[1][5] Per un certo periodo fu un'apprezzata concertista, esibendosi a livello amatoriale per cause di beneficenza tra l'Europa e gli Stati Uniti.[1][4] Oltre al greco, padroneggia il francese, l'inglese, lo spagnolo e il tedesco.[4]
I suoi studi la portarono a specializzarsi in religioni comparate, precisamente sui primati della Chiesa greca e sulla filosofia Advaita Vedānta, da lei appresa durante un soggiorno a Madras dal professore T.M.P. Mahadevan.[4] È membro della Dr. T.M.P. Mahadevan Foundation, che si occupa di pubblicare gli scritti del defunto studioso e di diffondere la cultura indiana attraverso progetti educativi.[4] È sostenitrice della Biblioteca Internazionale di Kanchipuram.[4]
Luis Javier Gayá, Sofia e Irene alla consegna delle Medaglie d'Onore del premio di pittura BMW nel 2018
Nel 1985 la Comunità economica europea organizzò la macellazione di quattro milioni di mucche, in modo da ridurre la produzione di latte e mantenerne i prezzi artificialmente.[1][4] Irene ne pianificò il trasferimento in India e in altri paesi dove sarebbero state utili al nutrimento dei bambini poveri e avrebbero ricevuto protezione.[1][4]
Nel 1986 fondò a Madrid l'organizzazione Mundo en Harmonía, allo scopo di promuovere la solidarietà, la compassione verso gli animali e un approccio di vita filosofico tra gli studenti.[1][4] È stata la presidentessa dell'organizzazione fino alla cessazione delle attività, nel 2023.[7]
Nel 1994, assieme al fratello, denunciò il governo greco alla Corte europea dei diritti dell'uomo per la confisca delle proprietà della famiglia reale.[1] Nel 2002, concluso il contenzioso giudiziario, ricevette 900.000 euro come risarcimento, con cui ha istituito la filiale greca di Mundo en Harmonía.[1][2]
Vita privata
Durante la sua adolescenza, sua madre si impegnò per cercare ai figli dei coniugi che fossero del loro stesso rango.[8][9] Perciò, nel 1965 Irene fu obbligata dalla regina a mettere fine alla sua relazione con l'avvocato ateniese Stavros Strastigis.[10] Nel 2002 ricevette una diagnosi di tumore alla mammella e la giornalista Eva Celada ne scrisse la biografia nel 2007 nel libro Irene de Grecia, la princesa rebelde.[11]
^Jørgen Pedersen: Riddere af Elefantordenen 1559–2009, Odense: Syddansk Universitetsforlag, 2009. ISBN 8776744345
Bibliografia
(EN) Panagiotis Dimitrakis, Greece and the English: British Diplomacy and the Kings of Greece, Londra, Tauris Academic Studies, 2009, ISBN9781845118211.
(ES) Ricardo Mateos Sainz de Medrano, La Familia de la Reina Sofía, La Dinastía griega, la Casa de Hannover y los reales primos de Europa, Madrid, La Esfera de los Libros, 2004.