Josef Bürckel (Lingenfeld, 30 marzo 1895 – Neustadt an der Weinstraße, 28 settembre 1944) è stato un politico tedesco.
Biografia
Prese parte alla prima guerra mondiale, e successivamente divenne insegnante, abbandonando la professione nel 1926 per svolgere l'incarico di Gauleiter della regione del Reno-Palatinato.[1]
Fu eletto nel Reichstag nel 1930, come rappresentante della regione della Saar; in seguito al plebiscito del 1935, divenne commissario del Reich della regione.[1] Nominato Gauleiter di Vienna in seguito all'Anschluss, nel 1938 fu designato Reichskommissar dell'Austria, svolgendo una funzione ambigua, in un primo momento tentando di limitare i soprusi e le ruberie contro gli ebrei e sottoponendo a inchieste e processi anche dirigenti nazisti di primo piano, successivamente a partire dal 1939 agevolando le deportazioni di massa.[1]
Trasferito all'incarico di Reichskommissar del Reno-Palatinato, fu responsabile della deportazione di oltre 6500 ebrei.[1] Fisicamente sfiancato da polmonite, insufficienza venosa e problemi gastrici e mentalmente provato dagli esiti della guerra, si suicidò nel 1944.[1]
Note
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