Nel 1758 scrisse la Storia del famoso predicatore fra' Gerundio de Campazas, alias Zotes, abile opera satirica di grande successo che fu messa all'indice dall'Inquisizione. L'opera fu scritta per criticare la retorica dei predicatori, per esporre un trattato sull'oratoria e un racconto picaresco sull'educazione dei frati.[1]
Note
^Le Muse, vol. 6, Novara, De Agostini, 1965, p. 179.