Kenny Drew, vero nome Kenneth Sidney Drew (New York, 28 agosto 1928 – Copenaghen, 4 agosto 1993), è stato un pianista statunitense di musica jazz.
Agli inizi si ispirò ad Art Tatum e a Fats Waller, e le influenze che ne trasse si mescolarono a quelle successive derivanti dall'incontro con altri due capiscuola del pianismo jazz, Bud Powell e Thelonious Monk[1]
Biografia
Kenny Drew nacque in una famiglia di musicisti: pianista il fratello, insegnante di musica la sorella, pianista classica la madre che lo avviò in età precoce a lezioni di piano classico – lezioni che sarebbero proseguite anche col procedere dell'età e della carriera nel mondo del jazz. Già a dodici anni Drew ripercorreva le note di Fats Waller, per spostarsi in seguito a quelle di Art Tatum e di Teddy Wilson.
A New York frequentò la High School of Music and Art. Conobbe la Cinquantaduesima strada di Manhattan – il luogo che dagli anni trenta ai cinquanta era il punto di riunione dei jazzisti statunitensi – quando vi si recò in qualità di pianista del ballerino Pearl Primus, e lì prese contatto con l'ambiente dei musicisti jazz. Fece la prima esperienza in studio di registrazione con Howard McGhee, divenne amico di Al Haig, suonò assieme a Sonny Rollins e Art Taylor, e poi con Charlie Parker, Lester Young, Coleman Hawkins, Miles Davis; nel biennio 1952-53 fu in tournée con il quartetto di Buddy DeFranco, assieme a Curly Russell e Art Blakey[2].
Dopo un paio d'anni trascorsi nella West Coast, Drew ritornò a New York divenendo il pianista di Dinah Washington, incidendo in studio assieme a John Coltrane e Dexter Gordon tra i tanti strumentisti jazz coi quali produsse dischi di pregio, e registrando anche con un proprio trio. Dopo essersi spostato a fine decennio in Florida decise di stanziarsi in Europa, approdando nel 1961 a Parigi e stabilendosi poi definitivamente a Copenaghen dal 1964. Nella capitale danese si sposò e formò un sodalizio musicale assieme al contrabbassista Niels-Henning Ørsted Pedersen che durò fino alla morte, avvenuta nel 1993. Il figlio Kenny Drew Jr. è anch'egli un pianista classico e jazz con qualche incursione nel rock e nel funk[3].
Discografia
Come leader
- 1953 – New Faces, New Sounds
- 1954 – The Ideation of Kenny Drew (Norgran Records) con Eugene Wright, Lawrence Marable
- 1955 – Talkin' and Walkin'
- 1956 – The Kenny Drew Trio
- 1957 – This Is New
- 1959 – Pal Joey
- 1961 – Undercurrent (Blue Note) con Freddie Hubbard, Hank Mobley, Sam Jones, Louis Hayes
- 1973 – Duo (SteepleChase) con Niels-Henning Ørsted Pedersen
- 1974 – Duo 2 (SteepleChase) con NHØP
- 1974 – Dark Beauty (SteepleChase) con NHØP, Tootie Heath
- 1975 – Duo Live in Concert (SteepleChase) con NHØP
- 1976 – Morning
- 1978 – Home Is Where the Soul Is
- 1978 – For Sure!
- 1982 – It Might As Well Be Spring (Soul Note)
- 1982 – Your Soft Eyes (Soul Note) con Mads Vinding, Ed Thigpen
- 1983 – And Far Away (Soul Note) con NHØP, Philip Catherine, Barry Altschul
- 1983 – In Copenhagen (Storyville) con NHØP, Bo Stief
- 1984 – Fantasia (Baystate)
- 1986 – By Request/By Request II (Baystate) con NHØP, Ed Thigpen
- 1987 - Elegy
- 1989 – Recollections (Timeless Records) con NHØP, Alvin Queen
- 1993 – At the Brewhouse (Storyville) con NHØP, Alvin Queen
- 1996 – Solo-Duo (Storyville) con NHØP, Bo Stief
Come sideman
Con Svend Asmussen
Con Tina Brooks
Con John Coltrane
Con Kenny Dorham
Con Dizzy Gillespie
Con Dexter Gordon
Con Grant Green
Con Jackie McLean
Con Ray Nance
Con Chet Baker
Con Sonny Rollins
Con Ben Webster
Note
- ^ Richard Cook, Brian Morton, The Penguin Guide to Jazz , 8th ed., Penguin, London, 2006, pag. 374.
- ^ Orrin Keepnews, Kenny Drew Trio, note di copertina.
- ^ Ian Carr, Digby Fairweather, Brian Priestley, Jazz - The Rough Guide 2nd ed., Rough Guide Ltd, London, 2000, pag. 215.
Collegamenti esterni