Kiss Tour
Il Kiss Tour (o a volte noto come First Tour) è stato un tour della band hard rock americana Kiss, intrapreso per promuovere l'omonimo album, comprendeva anche diversi spettacoli prima e dopo le date "ufficiali".
Storia
Dopo le prime esibizioni, Paul Stanley cambiò il trucco The Bandit (o tradotto Il Bandito) con l'iconico The Starchild (in italiano Il Figlio delle Stelle o solo Figlio delle Stelle). Gli oggetti di scena, che furono usati per questo tour, furono le luci dei pompieri, un'alzata di batteria, bacchette scintillanti, Simmons che sputava sangue e fuoco, un logo illuminato con il nome della band, la chitarra fumante di Frehley ed i lanciafiamme.[1]
Quando la band fu in atto di apertura per gli Argent il 2 maggio 1974 a Comstock Park, eseguirono solo otto canzoni, mentre la band principale dava le proprie regole, il risultato fu che gli headliner interrompevano l'alimentazione all'attrezzatura dei Kiss quando il pubblico li voleva, per eseguire più canzoni.[2] I Rush aprirono ai Kiss alla Centennial Hall di London nell'Ontario, il 25 luglio durante il tour; questa fu anche l'ultima esibizione di John Rutsey con la band. L'atto di apertura impressionò così tanto la band in quel concerto che continuò il tour con i Rush come gruppo spalla.[3]
I Kiss si presero la maggior parte di agosto non suonando in nessun concerto per registrare il loro secondo album: Hotter Than Hell.
Nel programma del tour finale della band, Simmons ha riflettuto su questo tour:
( EN)
«Being in Kiss in the very first year and touring around the United States, we felt like we were taking off. It was like somebody pushing you into the deep end of the pool whether you can swim or not. The early years of Kiss were far from glamorous. We rode in a station wagon hundreds of miles every day. We would take turns driving and sleeping in the back. We ate burgers at roadside taverns. We stopped and peed on the side of long stretches of highway when we couldn't find a town anywhere near. We ate beans and franks, because we couldn't afford better food as we were on a $85 a week salary! Becoming a rock star was better than anything and beyond anything I ever imagined. There were moments of doubt for me that we were gonna make it.»
( IT)
«Essendo nei Kiss nel primissimo anno e girando per gli Stati Uniti, ci siamo sentiti come se stessimo decollando. Era come se qualcuno ti spingesse nell'estremità profonda della piscina, che tu sappia nuotare o meno. I primi anni dei Kiss erano tutt'altro che affascinanti. Viaggiavamo in una station wagon per centinaia di miglia ogni giorno. Facevamo i turni guidando e dormendo nella parte posteriore. Abbiamo mangiato hamburger nelle taverne lungo la strada. Ci fermavamo e facevamo pipì sul ciglio di lunghi tratti di autostrada quando non riuscivamo a trovare una città nelle vicinanze. Mangiavamo fagioli e wurstel, perché non potevamo permetterci cibo migliore dato che avevamo uno stipendio di 85 dollari a settimana! Diventare una rock star è stato meglio di qualsiasi altra cosa e al di là di qualsiasi cosa avessi mai immaginato. Ci sono stati momenti di dubbio per me che ce l'avremmo fatta.[4]»
Recensioni
Un giornalista della Winnipeg Free Press il quale assistette all'esibizione alla Taché Hall a Winnipeg l'8 febbraio, face parte del Festival Of Life And Learning, notò il numero di effetti visivi che, in particolare, erano: fumogeni, ghiaccio secco sulla canzone Firehouse, così come i lampeggianti ed il sollevatore idraulico per il batterista. Il giornalista, tuttavia, notò le risposte del pubblico che rimase scioccato, con altri presenti "seduti con le mani in mano per la maggior parte dello spettacolo".[5]
Artisti d'apertura
Date
Scaletta
- Deuce
- Strutter
- She
- Firehouse
- Nothin' To Lose
- Cold Gin
- Kissin' Time
- Let Me Know
- Acrobat (o Love Theme From Kiss)
- 100,000 Years (con assolo di basso e batteria)
- Black Diamond
Bis
- Baby, Let Me Go (o Let Me Go, Rock 'N Roll)
Note
- ^ (EN) Brett Weiss, Encyclopedia of Kiss : Music, Personnel, Events and Related Subjects, Jefferson, 2016, p. 115, ISBN 9780786498024.
- ^ (EN) Gene Simmons, Kiss and Make-up, New York, Crown Publishers, 2001, ISBN 978-1-4000-4523-5.
- ^ (EN) Skip Daly e Eric Hansen, Rush: Wandering the Face of the Earth – The Official Touring History 1968 – 2015, San Rafael, Insight Editions, 2019, p. 48, ISBN 978-1-68383-450-2.
- ^ (2019). End of the Road World Tour Program, pg. 5.
- ^ Winnipeg Free Press, 11 febbraio 1974
- ^ (EN) Curt Gooch e Jeff Suhs, Kiss Alive Forever: The Complete Touring History, New York, Billboard Books, 2002, ISBN 0-8230-8322-5.
- ^ a b (EN) Decades on Tour Detailed: 1974, su KISS Concert History Online. URL consultato il 15 novembre 2023.
- ^ (EN) KSHE 4th Annual Kite Fest/March 31, 1974, su Facebook, 7 dicembre 2011. URL consultato il 15 novembre 2023.
Bibliografia
- (EN) Curt Gooch e Jeff Suhs, Kiss Alive Forever: The Complete Touring History, in Billboard Books, New York, 2002, ISBN 0-8230-8322-5.
Voci correlate
Collegamenti esterni
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