Playfair nacque a Londra, figlio minore del medico ostetrico William Smoult Playfair (1835–1903) e di sua moglie, Emily, nata Kitson (1841–1916).[1]
Ha studiato al Winchester, Harrow e all'University College di Oxford, dove ha conseguito una laurea con lode in storia moderna (1896).[1] Per amore del palcoscenico rinunciò ad una carriera di avvocato.
Diventò un attore caratterista di ottimo talento e capacità, mettendosi in luce particolarmente nell'Anatolio di Arthur Schnitzler (1911); inoltre raggiunse la notorietà grazie alla direzione del Lyric Theatre ad Hammersmith.[2]
Le opere messe in scena da Playfair presero le distanze dal naturalismo in auge presso i suoi contemporanei, caratterizzandosi invece per elementi stilizzati ispirati alle opere dell'attore, regista, drammaturgo, critico teatrale francese Jacques Copeau.[2]
Tra gli allestimenti più riusciti si possono menzionare Abramo Lincoln di John Drinkwater (1919); L'opera dello straccione di John Gay (1920); Riverside Nights di Herbert e Playfair (1926).[2]
Opere
Abramo Lincoln di John Drinkwater (1919);
L'opera dello straccione di John Gay (1920);
Riverside Nights di Herbert e Playfair (1926).
Note
^abc(EN) Robert Sharp, Playfair, Sir Nigel Ross (1874–1934), actor and theatre manager, in Oxford Dictionary of National Biography, Oxford, Oxford University Press, 2011.
^abcPlayfair, Sir Nigel, in le muse, IX, Novara, De Agostini, 1967, p. 227.
Bibliografia
Roberto Alonge, Teatro e spettacolo nel secondo Ottocento, Roma-Bari, Laterza, 1988.
(EN) Martin Banham, The Cambridge Guide to Theatre, Cambridge, Cambridge University Press., 1998.
(EN) Oscar G. Brockett e J. Hildy Franklin, History of the Theatre, Boston, Allyn and Bacon, 2003.
John Russel Brown, Storia del teatro (The Oxford Illustrated History of the Theatre), Il Mulino, 1999.
(EN) Charles Dickens, "Dot"; or, The cricket on the hearth. A fairy tale of home, Filadelfia, T.B. Peterson & Bros, 1870.