Nikolaj Alekseevič Voznesenskij (in russo Николай Алексеевич Вознесенский?; Tëploe, 1º dicembre 1903 – Leningrado, 1º ottobre 1950) è stato un politico ed economista sovietico.
Biografia
Dotato di grande influenza presso Stalin, fu direttore del Gosplan, vicepresidente del Consiglio dei ministri dell'URSS e membro del Politburo del PCUS.[1] Vicino alle posizioni del gruppo dei "leningradesi" guidato da Andrej Ždanov, fu processato e condannato a morte nel 1950 nell'ambito del processo agli esponenti di tale corrente ("affare di Leningrado").[2] Fu riabilitato da parte del Presidium del Comitato centrale del PCUS nel 1954, dopo la morte di Stalin.[3][4]
Note
Bibliografia
- (RU) A. B. Bezborodov, N. V. Eliseeva (a cura di), Istoria Kommunističeskoj partii Sovetskogo Sojuza, Mosca, Političeskaja ėnciklopedija, 2014, pp. 671, ISBN 978-5-8243-1824-1.
- Giuseppe Boffa, Storia dell'Unione Sovietica 1945-1964, vol. 4, L'Unità, 1990 [Storia dell'Unione Sovietica, vol. 2, Mondadori, 1979].
- (RU) Postanovlenie prezidiuma CK KPSS o «Leningradskom dele», 3 maggio 1954, N. 63, p. 53. URL consultato il 1º aprile 2018.
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