Il nome di cortesia, in cinese zì ((表)字S, (biǎo) zìP, (piao) tzuW), è un nome assegnato dopo il compimento dei 20 anni di età al posto del nome di nascita ed è un segno dell'ingresso nell'età adulta e un segno di rispetto. Usato principalmente per i nomi maschili, lo zì può essere assegnato dai genitori o essere scelto dalla persona stessa. La tradizione di usare nomi di cortesia si è attenuata a partire dal Movimento del 4 maggio 1919. Ci sono due forme di nomi di cortesia: lo zì e lo hào.
Lo zì
Lo zì, talvolta chiamato biǎozì o nome di cortesia, è un nome tradizionalmente dato ai maschi cinesi all'età di 20 anni, di solito durante la cerimonia del Guan Li. Era a volte assegnato alle donne al momento del matrimonio. Come notato sopra questa pratica non è più diffusa nella società cinese moderna. Secondo il Libro dei Riti quando un uomo raggiunge l'età adulta è irrispettoso per gli altri della sua stessa generazione di rivolgersi a lui con il suo nome dato (da bambino) o míng. Quindi il nome dato era riservato per se stessi e per le persone più anziane, mentre lo zì era usato da adulti della stessa generazione per riferirsi gli uni agli altri nelle occasioni formali o negli scritti, da qui il termine "nome di cortesia".
Lo zì è la maggior parte delle volte bisillabico, ossia composta da due caratteri ed è solitamente basato sul significato del nome dato. Il letterato Yan Zhitui (顏之推) della dinastia Qi del nord (551-577) credeva che mentre lo scopo del míng (nome dato) era di distinguere le persone le une dalle altre, lo zì dovesse esprimere l'integrità morale della persona.
Un esempio di zì basato sul significato è dato dal militare Yue Fei, il cui nome significa letteralmente "volare" e il cui zì era Pengju che significa "uccello favoloso che spicca il volo".
La relazione che spesso esiste tra lo zì e il míng di una persona può essere visto nel caso di Mao Zedong (Mao Zedong (毛澤東T, 毛泽东S) il cui zì era Runzhi (潤之T, 润之S, RùnzhīP). Questi due caratteri hanno lo stesso radicale (氵), che significa acqua. Entrambi i nomi possono significare "beneficiare" o "nutrire" o "umido".
Un altro modo di formare uno zì è di usare il carattere omofonico zǐ (子S, zǐP) un titolo che denota rispetto (usato solo per gli uomini) che va usato come primo carattere. Quindi lo zì di Gonsun Qiao era Zǐchǎn (子产S, 子產P) e quello di Du Fu era Zǐméi (子美S).
È altrettanto comune costruire lo zì usando come primo carattere uno che esprima l'ordine di nascita del portatore tra i figli maschi della sua famiglia. Quindi per Confucio il cui nome dato era Kong Qiu (孔丘S) lo zì era Zhòngní (仲尼S) dove il primo carattere zhòng (仲) indica che egli era il secondo figlio della famiglia. I caratteri usati tipicamente sono bó (伯S) per il primogenito, zhòng (仲S), shū (叔S) e jì (季S) tipicamente per il figlio minore, se la famiglia consiste di più di tre figli. I quattro figli del guerriero Sun Jian sono un esempio di questo uso: Il maggiore Sun Ce aveva come zì Bofu, il secondo Sun Quan aveva come zì Zhongmou, il terzo Sun Yi era Shubi e il minore Sun Kuang aveva come zì Jizuo.
L'uso dello zì iniziò durante la dinastia Shang e si sviluppò lentamente in un sistema che divenne il più diffuso durante la successiva dinastia Zhou. Durante questo periodo lo zì veniva assegnato anche alle donne. Lo zì dato ad una donna era generalmente composto di un carattere indicante il suo ordine di nascita tra le figlie femmine della sua famiglia e il suo cognome. Per esempio Meng Jiang (孟姜S, Mèng JiāngP) era la sorella maggiore nella famiglia Jiang.
Prima del ventesimo secolo, lo zì era in uso nei paesi dove l'influenza della cultura cinese era forte (come per esempio la Corea, il Giappone e il Vietnam), specie tra i letterati.
All'epoca del movimento del 4 maggio che mirava a distruggere l'antico sistema feudale, numerosi gruppi di intellettuali hanno criticato l'uso della zì come simbolo delle antiche tradizioni, lo zì è così caduto in disuso.
Alcuni gruppi militano oggi affinché l'istituzione dello zì sia restaurata. Il loro argomento principale è dovuto al fatto che con una popolazione dell'ordine del miliardo di abitanti il numero di persone in Cina che hanno lo stesso cognome e lo stesso nome è molto elevato, tanto più che esistono relativamente pochi cognomi in Cina.
Lo zì di alcune persone famose:
Lo Hào (pseudonimo)
Lo Hào (號T, 号S, hàoP) (anche gō in giapponese, ho in coreano e hiệu in lingua vietnamita) è un nome di cortesia alternativo, solitamente detto anche pseudonimo. Era principalmente composto da tre o quattro caratteri e può essere diventato comune a causa dell'elevato numero di persone con lo stesso zì. Lo hào era spesso scelto dal portatore stesso ed era possibile averne più di uno. Esso non aveva connessione con il míng (nome dato) o lo zì, piuttosto era spesso una scelta personale e talvolta fantasiosa, anche contenente un'allusione o un carattere raro, cosa che si addiceva alle persone acculturate. Un'altra possibilità era quella di usare il nome del proprio luogo di residenza come l'hào di Su Shi era Dongpo Jushi (ossia, "residente di Dongpo", una residenza che costruì mentre era in esilio). L'hào di un autore era usato spesso anche nel titolo delle sue raccolte di lavori.