Il palazzo appare nell'elenco redatto nel 1901 dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, quale edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale.
Il grande edificio (quattro assi sviluppati per tre piani e un mezzanino), con forti aggetti seicenteschi, si propone sulla via quasi senza soluzione di continuità con il fronte del palazzo Pieri Ginori che lo precede, a seguito di un intervento di restauro (1981) che ha interessato contemporaneamente le due fabbriche e nel quale non si è reputato necessario staccare cromaticamente le facciate.
Messo in relazione con l'attività di Bartolomeo Ammannati (ovvero di un suo più tardo seguace), è sicuramente da considerare una testimonianza importante dell'architettura manierista fiorentina.
Ostenta sulla facciata uno scudo con l'arme della famiglia Baccelli (d'azzurro, a due mazze d'armedecussate d'oro, accantonate da quattro pere dello stesso, fogliate di due pezzi di verde), originaria di Peretola, che ne fu proprietaria.
Così Marcello Jacorossi[1]: "Fu in antico dei Sinibaldi, detti anche da Carmignano. Ai primi del XVI secolo lo comprò Bartolo Gualtierotti de' Bardi e da lui pervenne, nel 1534, alla figlia Cassandra, moglie di Giovanni d'Antonio Tornaquinci. Passò quindi al Baccelli da Peretola (consorti dei Mazzinghi) che lo ridussero nella forma attuale".
Ministero della Pubblica Istruzione (Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti), Elenco degli Edifizi Monumentali in Italia, Roma, Tipografia ditta Ludovico Cecchini, 1902, p. 252;
Walther Limburger, Die Gebäude von Florenz: Architekten, Strassen und Plätze in alphabetischen Verzeichnissen, Lipsia, F.A. Brockhaus, 1910, n. 59;
Walther Limburger, Le costruzioni di Firenze, traduzione, aggiornamenti bibliografici e storici a cura di Mazzino Fossi, Firenze, Soprintendenza ai Monumenti di Firenze, 1968 (dattiloscritto presso la Biblioteca della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio per le province di Firenze Pistoia e Prato, 4/166), n. 59;
I Palazzi fiorentini. Quartiere di San Giovanni, introduzione di Piero Bargellini, schede dei palazzi di Marcello Jacorossi, Firenze, Comitato per l’Estetica Cittadina, 1972, p. 227, nn. 438-439;
Piero Bargellini, Ennio Guarnieri, Le strade di Firenze, 4 voll., Firenze, Bonechi, 1977-1978, I, 1977, p. 64;
Franco Cesati, Le strade di Firenze. Storia, aneddoti, arte, segreti e curiosità della città più affascinante del mondo attraverso 2400 vie, piazze e canti, 2 voll., Roma, Newton & Compton editori, 2005, I, p. 32;
Claudio Paolini, Case e palazzi nel quartiere di Santa Croce a Firenze, Firenze, Paideia, 2008, pp. 42-43, n. 44;
Claudio Paolini, Architetture fiorentine. Case e palazzi nel quartiere di Santa Croce, Firenze, Paideia, 2009, pp. 57-58, n. 54.