Nel 1983, il PMLN cambiò nome in Partito Comunista del Nepal (marxista-leninista-maoista) e, conseguentemente, seguì Sendero Luminoso nell'adottare come linea ideologica il marxismo-leninismo-maoismo (precedentemente conosciuto come marxismo-leninismo-pensiero di Mao Zedong).
Nel 1992 si unì al Comitato Congiunto di Agitazione Popolare e i suoi militanti parteciparono ai disordini del 5-6 aprile che, secondo un'organizzazione per i diritti umani nepalese, videro l'uccisione di 14 manifestanti da parte della polizia[1].
^Hoftun, Martin, William Raeper and John Whelpton. People, politics and ideology: Democracy and Social Change in Nepal. Kathmandu: Mandala Book Point, 1999. p. 189