Piazza Pia, già denominata piazza Luigi Sabatini, è una storica piazza principale della città di Albano Laziale, in provincia di Roma, nell'area dei Castelli Romani. Situata a ridosso del fianco orientale della Cattedrale di San Pancrazio, è la seconda piazza più vasta del centro storico di Albano.
Al suo aspetto originario la piazza si presentava come un vasto manto erboso largo circa 55 metri per 75 e delimitato a sud-est da palazzo Serlupi, a nord-est da case di civile abitazione, a nord-ovest dal convento della monache clarisse (aperto nel 1631 e noto agli albanensi come "delle sepolte vive" o "delle monache Farnesiane")[4] ed a sud-ovest dalla navata destra della basilica cattedrale di San Pancrazio (adibito dal 1687 al 1826 a cimitero).[5] La piazza prese il nome di "prato delle Monache" dal convento delle clarisse, ed era destinata tra l'altro all'annuale fiera del 12 maggio ed alle esecuzioni capitali; in particolare dopo la rivoluzione francese ospitò la ghigliottina, che venne collocata sul lato nord-est del quadrilatero erboso: lo storico boia dello Stato Pontificio, Mastro Titta, registrò nelle sue memorie che fu attivo ad Albano solo due volte in un settantennio, nel 1801 e nel 1856.[6]
Nel 1847, un anno dopo la visita ad Albano di papa Pio IX, la piazza ricevette il nome di "Pia" che conservò nella toponomastica ufficiale fino al 1870,[2] ma che è rimasto ancora oggi fortemente radicato presso gli albanensi. Una nuova denominazione della piazza venne decretata dal sindaco albanense Pietro Feoli il 13 maggio 1883, che decise di intitolare la piazza a sé stesso in considerazione del dono da lui fatto alla città di una storica fontana precedentemente collocata nel suo palazzo, già palazzo Corsini, e fatta realizzare da Carlo IV di Spagna all'epoca del suo soggiorno ad Albano.[7]
Piazza Feoli tuttavia già nel 1897 cambiò nome in piazza Luigi Antonio Sabatini, poiché l'amministrazione accolse la proposta del maestro Cesare De Santis di dedicare l'area al compositore e musicista albanense Luigi Antonio Sabatini.[8] Durante il fascismo la piazza venne intitolata al presidente del Consiglio dei ministriBenedetto Cairoli.[8] Dopo la seconda guerra mondiale è tornata la denominazione di piazza Luigi Sabatini, ma si è probabilmente generata una confusione tra il compositore settecentesco ed il quasi omonimo sindaco repubblicano Luigi Sabatini. Ad ogni modo dopo la risistemazione del 2006 la piazza è tornata alla denominazione di piazza Pia, che in effetti non le è mai stata tolta.