Il 10 gennaio 1902 don Orione presentò a papa Leone XIII il suo progetto (un istituto per l'educazione dei giovani, l'evangelizzazione degli umili e l'assistenza ai deboli) e una bozza per le regole della comunità, ottenendo la benedizione del pontefice.[2]
La Piccola opera venne eretta in istituto di diritto diocesano con decreto di Igino Bandi, vescovo di Tortona, del 21 marzo 1903.[2]
Alla morte di Orione gli successe quale Superiore generale Carlo Sterpi, suo collaboratore da prima della fondazione.[3] L'istituto ricevette il pontificio decreto di lode il 24 gennaio 1944 e le sue costituzioni vennero approvate definitivamente dalla Santa Sede il 20 novembre 1954.[2]
Gli orionini si dedicano all'apostolato della carità tra i giovani (specialmente presso parrocchie, oratori e centri giovanili), i poveri e i lavoratori al fine di promuovere l'amore per Gesù, la Chiesa e il papa;[1] sono caratteristici dell'istituto i "piccoli cottolengo di don Orione", centri di educazione e riabilitazione per malati e portatori di handicap.[2]