Pietro Zuffi nasce a Imola il 28 aprile 1919. Adolescente, rimane orfano del padre Giuseppe. La madre, Domenica Dall'Osso, asseconda l'indole artistica del giovane Pietro mandandolo a lezione dal pittore imolese Tommaso Della Volpe. Il fratello Gino (nato nel 1914), nel frattempo, è emigrato in Perù. Nel 1934 anche Pietro emigra in Sudamerica, chiamato in Cile da uno zio materno che intende avviarlo alla professione di commerciante di carne. Poco tempo dopo capisce che quella non è la sua professione. Questo spinge Pietro a raggiungere il fratello Gino: insieme aprono un atelier di decorazioni pubblicitarie per negozi e locali pubblici. In questo periodo rimane affascinato dalla natura sudamericana e dalla cultura precolombiana che lo condizionerà negli anni a venire. Disegna, fotografa e dipinge con tecnica ad olio i temi che maggiormente lo ispirano. Realizza diverse mostre personali a Lima, la capitale peruviana. Nel 1942 realizza una pittura parietale "Peruviae Auriferae Regionis Typus A. 1574" per l'ingresso del palazzo del Banco Centrale del Perù, in occasione del IV centenario della scoperta dell'Amazzonia e decorazioni parietali per il Cine-Teatro Centrale di Lima dedicate agli elementi tipici delle diverse culture antiche (egiziana, sumera, romana e precolombiana).
Negli anni seguenti Zuffi, ormai dimenticato dal mondo della cultura e dello spettacolo, cade in uno stato di isolamento e di ristrettezze economiche. Ottiene il beneficio della legge Bacchelli. Muore suicida a Roma nel 2006.
Dopo la morte
Nel 2019, in occasione del centenario della sua nascita, la Fondazione della Cassa di Risparmio di Imola, in collaborazione con l'Associazione culturale "Segni del Moderno", ha realizzato una mostra dedicata a Pietro Zuffi dal titolo Pietro Zuffi. Uno scenografo tra la Scala e Cinecittà[5].
Piero Zuffi, in Enciclopedia del cinema, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2003-2004.
Vittoria Crespi Morbio, Zuffi alla Scala, Allemandi / Libreria Coletti, 2008, pp. 138, ISBN 978-88-422-1505-9, Colletti
Giorgio Bolognesi - Antonio Castronuovo (curatori), Pietro Zuffi. Uno scenografo tra la Scala e Cinecittà, Imola, Editrice La Mandragora, 2019, pp. 234