La Robert Bosch GmbH è un'azienda multinazionale tedesca, la maggiore produttrice mondiale di componenti per autovetture, che ha rapporti d'affari con pressoché la totalità delle aziende automobilistiche esistenti al mondo. Di proprietà per il 92% della Robert Bosch Stiftung, una società di beneficenza, la maggior parte degli utili vengono reinvestiti in ricerca e sviluppo o donati a cause umanitarie.[2]
La società nel 2018 ha in Germania 85 sedi con 139.400 dipendenti; con le circa 460 società filiali in 60 paesi nel mondo conta 409.900 dipendenti. Nel 2018 fattura per 78,5 miliardi di Euro, cifra più alta mai raggiunta.[3]
Ad appena un anno dalla sua fondazione, la ditta si occupò del magnete per l'accensione a bassa tensione, tecnologia già nota e utilizzata da un'altra società, ma di più grosse dimensioni, la Siemens & Halske. Nel 1897 Bosch montò questo dispositivo a magnete su un triciclo a motore, e diede inizio all'era dell'accensione a magnete applicata all'industria automobilistica.
Questa invenzione consentì all'azienda di svilupparsi e ingrandirsi, e nel 1901, sempre a Stoccarda, creò il suo primo stabilimento industriale. Nel 1906, arrivò a produrre 100.000 magneti. Negli anni successivi si specializzò nella produzione di fari, e nel 1917 si trasformò in società per azioni, divenendo Bosch AG (che nel 1937 divenne poi Bosch GmbH).
Nel 1926 l'azienda avviò la produzione di tergicristalli e successivamente delle pompe ad iniezione Diesel.
Nel 1932 acquisì la Junkers & Co., produttrice di apparecchi termosanitari, sviluppò il primo modello di trapano, e avviò la produzione dei primi apparecchi autoradio Blaupunkt. Dieci anni dopo morì il fondatore Robert Bosch.
Nel 2003 Bosch rileva la società Buderus, produttrice di apparecchi per il riscaldamento e la climatizzazione, creando la BBT Bosch-Buderus-Thermotechnik GmbH.
Nel 2013 il gruppo è in terza posizione nelle 500 größten Familienunternehmen Deutschlands le prime 500 società tedesche come società di famiglia, secondo il Wirtschaftsblatt.[6] Lo stesso anno viene venduta la parte pneumatica della Bosch Rexroth, che prende il nome di Aventics.
Anche nel 2018 Bosch in Germania con i suoi oltre 4.200 brevetti è al primo posto per numero di brevetti.[7] Nell'ambito della intelligenza artificiale nel 2019 è tra le prime 20 per brevetti depositati.[8]
Dati e generalità del Gruppo Bosch
Struttura della Robert Bosch GmbH
Bosch è una delle più grandi aziende tedesche ed è presente in oltre 150 paesi nel mondo con centinaia di filiali e decine di stabilimenti produttivi. Oltre alla componentistica per auto, che rappresenta il 90% del fatturato, altre produzioni chiave dell'azienda sono le macchine utensili e industriali, settore quest'ultimo dov'è leader di mercato in molti paesi, poi ci sono gli elettrodomestici (terzo produttore europeo) e il riscaldamento coi marchi Junkers e Buderus (primo produttore europeo). Il Gruppo tedesco quindi comprende tre divisioni:
Kraftfahrzeugtechnik ovvero Tecnica per autoveicoli, per la produzione di componentistica per autoveicoli;
Industrietechnik ovvero Tecnologia industriale, produzione di dispositivi per l'industria e per l'energia con le società ZF Lenksysteme GmbH (joint-venture con ZF Friedrichshafen AG), Bosch Rexroth AG, Bosch Solar Energy AG;
Gebrauchsgüter ovvero Beni di consumo e tecnologie costruttive, produzione di elettroutensili, apparecchi termotecnici, elettrodomestici e sistemi di sicurezza, rispettivamente con le società Bosch Thermotechnik GmbH, BSH Bosch und Siemens Hausgeräte GmbH (joint-venture con Siemens AG) e Bosch Sicherheitssysteme GmbH.
Energie- und Gebäudetechnik ovvero Energia e costruzioni.[9]
In Italia, il Gruppo Bosch è presente con la filiale di Milano, la Robert Bosch S.p.A., 18 aziende controllate, 17 stabilimenti produttivi e 3 centri di ricerca e sviluppo e occupa circa 6000 addetti. La presenza della multinazionale tedesca in Italia risale al 1908 quando fu fondata la prima storica filiale, ma l'espansione vera e propria nel mercato italiano si verificò a partire dagli anni settanta quando furono creati i primi stabilimenti.
Nel 1972 inoltre, l'azienda tedesca acquisì anche il controllo della Philco Italia, ceduta poi qualche anno dopo.
Da molti anni Bosch è uno dei principali fornitori di componenti per il gruppo FCA.
Nel 2008 la Bosch acquista il marchio Freud (Frese Udinesi) dall'imprenditore Giampaolo Pozzo.
Azionariato
Robert Bosch Stiftung GmbH: 92%
Famiglia Bosch: 7%
Robert Bosch GmbH: 1%
Note
^ab(DE) Geschäftsbericht (PDF), su assets.bosch.com. URL consultato il 20 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2019).
^(DE) Bosch-Gruppe, Zahlen aus dem Geschäftsbericht 2019 (PDF), su assets.bosch.com. URL consultato il 20 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2019).