Il termine ruscello trae origine dal latino volgareri(v)uscellus, diminutivo non attestato di rivus ("corso d'acqua", da cui anche rivo, rio)[2], sostantivo latino derivante a sua volta da una presunta radice indoeuropearei ("scorrere")[3].
Descrizione
Pur avendo una portata alquanto incostante[4], i ruscelli presentano un letto sempre piuttosto ristretto, distinguendosi sotto questo aspetto dai torrenti[5]; tuttavia anche i ruscelli, in virtù delle pendenze spesso notevoli, possono provocare significativi fenomeni erosivi i quali prendono appunto il nome di ruscellamenti. Un modesto corso d'acqua lento e placido è detto invece rio (o talvolta rivo)[5], mentre di origine prettamente artificiale è la roggia.
Seppur caratterizzati da corsi brevi e da scarse portate d'acqua, in molte aree i ruscelli possono formare un fitto reticolo idrografico, tanto da contribuire in modo spesso determinante alla formazione di torrenti e fiumi[6].
Inoltre, il ruscello dà origine con le sue rive ad un particolare ambiente naturale che vede la crescita di una tipica vegetazione riparia e lo sviluppo di una fauna peculiare, caratterizzata da specie specifiche quali, ad esempio, la lampreda di ruscello ed il ghiozzo di ruscello.
Note
^Ruscello, su Grandi dizionari. URL consultato il 5 settembre 2019 (archiviato il 4 aprile 2016).