Il Discovery trasporta il Multi-Purpose Logistics Module, contenente equipaggiamento e rifornimenti sulla stazione.
La missione durerà 14 giorni dal decollo fino all'atterraggio.
Oltre all'agganciamento del modulo Leonardo la missione prevede: 3 passeggiate nello spazio al fine di cambiare un contenitore di ammoniaca, il recupero degli esperimenti Giapponesi e la manutenzione della ISS.
Questa missione è stata l'ultima del programma ad avere degli astronauti al primo volo. Dalla prossima gli equipaggi saranno composti esclusivamente da veterani.[4]
STS-131 è stata la terza missione dello Space Shuttle ad avere tre donne nell'equipaggio. Le altre sono state STS-40 e STS-96.[5]
Con le tre donne di STS-131 che andranno a raggiungere Tracy Caldwell, sulla stazione per Expedition 23, si è arrivati per la prima volta a quattro donne contemporaneamente in orbita.[6]
È stata anche la prima volta di due astronauti giapponesi contemporaneamente in orbita. Infatti Naoko Yamazaki ha raggiunto Soichi Noguchi che si trovava già a bordo della stazione, anche lui con Expedition 23.[7]
Lo stemma raffigura lo Space Shuttle durante la manovra Rendezvous pitch maneuver (RPM), dove l'orbiter viene fotografato dagli astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale, e le foto sono analizzate a Terra per verificare lo stato dello scudo termico. La manovra RPM rappresenta il lavoro di squadra e l'attenzione alla sicurezza che sono presenti dietro ad ogni lancio dello Space Shuttle. Nella stiva di carico è visibile il Multi-Purpose Logistics Module Leonardo, che trasporta esperimenti scientifici e rifornimenti per la stazione spaziale. L'orbita di 51.6° dello Shuttle è illustrata dalle tre strisce dorate dell'Astronaut Symbol, e la corona ellittica contiene l'orbita della stazione spaziale. La stella all'estremità dell'Astronaut symbol rappresenta il sole che sorge e diffonde i suoi primi raggi sulla Terra. Sullo sfondo si vedono sette stelle, una per ogni membro dell'equipaggio, fieri di rappresentare gli Stati Uniti e il Giappone in questa missione.
Lightweight Multi-Purpose Equipment Support Structure Carrier
Il Lightweight Multi-Purpose Equipment Support Structure Carrier (LMC) contiene una serbatoio di ammoniaca (Ammonia Tank Assembly), che è stato rimosso dalla stazione spaziale e riportato a terra nella missione STS-128[8].
Cronologia
Discovery pronto al lancioSTS-131 appena decollataIl comandante Poindexter e Dutton durante il giorno 2 della missioneLa cabina del Discovery vista durante la Rendezvous pitch maneuverPunti salienti della passeggiata spaziale (21 min 43 s)L'apertura del portellone comunicante tra lo Shuttle e la stazioneRick Mastracchio durante la EVA 1
5 aprile (Flight day 1 - Lancio)
Alle ore 10:21.22 UTC lo Space Shuttle Discovery è decollato con pieno successo da Cape Canaveral. In 8 minuti e 30 secondi la navetta è entrata in orbita a 225 km di quota[9] e, dopo un'ulteriore accensione degli OMS al fine di stabilizzare la rotta, l'equipaggio ha provveduto all'apertura degli sportelli della zona di carico. Inoltre gli astronauti hanno portato a termine alcune operazioni di routine: rimuovere alcuni sedili, installazione dei computer, configurazione della cabina, ecc...
6 aprile (Flight day 2)
La giornata è iniziata con il comandante e il pilota dello shuttle che hanno compiuto delle correzioni di rotta, utilizzando gli OMS, per mettere la navetta nella corretta direzione verso la stazione spaziale. Nel resto della giornata il compito principale dell'equipaggio è stato quello di ispezionare lo scudo termico, alla ricerca di eventuali danni subiti durante il lancio. Non è stato comunque possibile inviare a terra le immagini a causa di un guasto all'antenna in banda Ku.[10][11]
7 aprile (Flight day 3 - Aggancio alla ISS)
Alle 7:44 UTC lo Space Shuttle Discovery ha completato l'aggancio con la Stazione Spaziale Internazionale. Il rendezvous è stato compiuto con successo nonostante la mancanza dell'antenna in banda Ku guasta. Prima di ciò, la navetta ha compiuto la Rendezvous pitch maneuver al fine di far ispezionare lo scudo termico dall'equipaggio della ISS. Dopo i rituali controlli, alle ore 9:11 UTC, il portellone di comunicazione tra la navetta e la ISS è stato aperto. L'equipaggio del Discovery è stato così accolto dall'equipaggio della Expedition 23 a bordo della stazione. Per la prima volta si trovano insieme nello spazio quattro donne astronauta e due astronauti della JAXA.
8 aprile (Flight day 4)
L'equipaggio ha trasferito il modulo Leonardo dalla stiva dello Shuttle alla porta nadir di Harmony sulla stazione. Gli astronauti Richard Mastracchio e Clayton Anderson hanno iniziato a prepararsi per l'attività extraveicolare del giorno successivo. Intanto l'equipaggio è riuscito a inviare a terra le immagini dello scudo termico, scattate nel giorno 2, grazie alle antenne a banda larga della ISS. Non era stato possibile farlo precedentemente a causa del guasto dell'antenna in banda Ku della navetta.
Il compito principale svolto dall'equipaggio per questo giorno è stato il trasferimento di alcuni rack per esperimenti scientifici dal modulo Leonardo alla stazione. Uno degli strumenti trasferiti è il Windows Observational Research Facility (WORF) che permetterà, installato presso un finestrino del modulo-laboratorio Destiny, un'osservazione dettagliata dell'ambiente terrestre.
Gli astronauti Richard Mastracchio e Clayton Anderson si sono occupati della preparazione per la seconda attività extraveicolare, trasferendo le attrezzature nel modulo Quest.
Intanto sono arrivate buone notizie dal centro di controllo a terra, che dall'esame delle foto scattate nel secondo giorno non ha rilevato danni allo scudo termico dello Shuttle.
11 aprile (Flight day 7 - EVA 2)
Punti salienti della seconda passeggiata spaziale (23 min 54 s)
In questa settima giornata di missione, gli astronauti Richard Mastracchio e Clayton Anderson hanno effettuato la seconda delle tre attività extraveicolari previste dal piano di volo.
Il compito principale è stato quello di sostituire un contenitore, ormai esaurito, di ammoniaca (Ammonia Tank Assembly ATA) sulla struttura S1 della stazione spaziale. Il vecchio contenitore verrà riportato sulla terra al ritorno della navetta. L'ammoniaca è utilizzata sulla stazione come liquido refrigerante circolante che sposta il calore verso i pannelli radiatori. L'attività ha presentato alcuni problemi che hanno prolungato di molto il tempo di permanenza all'esterno, tanto che i controllori di volo hanno deciso di sospendere gli ultimi compiti e rimandarli all'uscita successiva. In totale l'attività extraveicolare è durata 7 ore e 26 minuti; si è trattata della quinta EVA della carriera per entrambi gli astronauti.
Il resto dell'equipaggio ha continuato le operazioni di trasferimento dei vari materiali dal modulo Leonardo alla stazione.
12 aprile (Flight day 8)
Soichi Noguchi, Stephanie Wilson e Naoko Yamazaki
Come attività operative, l'equipaggio del Discovery con i membri dell'Expedition 23 ha continuato le operazioni di trasferimento di materiale. Una buona parte della giornata, invece, è stata dedicata ad eventi mediatici. L'equipaggio ha avuto dei colloqui con i vertici dell'Agenzia Spaziale Russa, con il presidente russo Dmitrij Medvedev, con la JAXA e con alcuni studenti giapponesi. Il comandante Alan Poindexter, il pilota Jim Dutton e le specialiste di missione Dorothy Metcalf-Lindenburger e Stephanie Wilson hanno partecipato ad una intervista con alcune delle principali testate americane, tra cui Fox News, ABC World News e MSNBC.
Nel frattempo, Rick Mastracchio e Clay Anderson, hanno preparato le loro tute spaziali e l'attrezzatura per la terza e ultima EVA. Al termine della giornata si è svolta una riunione tra l'equipaggio per rivedere le procedure per il giorno seguente. Dopo di ciò, i due spacewalkers, si sono recati nell'airlock, hanno chiuso il portello e abbassato la pressione a 10.2 psi e respirato ossigeno puro, per prepararsi al giorno seguente.
13 aprile (Flight day 9 - EVA 3)
Mastracchio e Anderson durante la EVA 3
Questa giornata è stata dedicata alla terza ed ultima EVA programmata per STS-131. Come le precedenti, anche questa è stata svolta dagli astronauti Mastracchio e Clayton Anderson.
Per prima cosa è stato terminato il lavoro incompiuto della precedente EVA con l'allacciamento delle tubazioni del nuovo contenitore dell'ammoniaca della stazione spaziale.
Fatto questo si è provveduto a montare il vecchio contenitore nella stiva dello Shuttle. Questa operazione ha incontrato alcuni problemi, che sono stati comunque risolti causando però un ritardo sul programma. A causa di ciò non è stato quindi possibile prelevare alcuni strumenti dal modulo Columbus. Gli astronauti sono rientrati nel modulo Quest alle 12,35 CEST, concludendo così l'EVA, che è durata 6 ore e 24 minuti.
Nel frattempo, il comandante Alan Poindexter e lo specialista di missione Naoko Yamazaki hanno continuato il trasferimento di materiale dal MPLM alla ISS, ormai completo al 75%.
14 aprile (Flight day 10)
In questo giorno l'equipaggio di STS-131 ha continuato l'attività di trasferimento del materiale, completandola in tarda mattinata. Il resto della giornata è stato impiegato in attività mediatiche. Intanto, dal centro di controllo a terra comunicano che il problema riscontrato il giorno precedente con il contenitore dell'ammoniaca installato, non è ritenuto così grave da dover pianificare un'ulteriore EVA. Il piano di volo, perciò, non subirà alterazioni e il rientro del Discovery sulla Terra resta fissato per il 19 aprile.
15 aprile (Flight day 11)
Alan Poindexter al lavoro nel MPLM LeonardoFoto di gruppo tra gli equipaggi di STS-131 e Expedition 23
Nell'undicesimo giorno di missione alle ore 07:38 UTC (03:38 EDT) è stato chiuso il portellone di accesso al modulo MPLM Leonardo. Inoltre il MPLM è stato spostato dalla posizione al nadir della stazione (la parte rivolta verso la Terra) verso la porta del modulo Harmony, alle 20:24 UTC (16:24 EDT). In questa posizione si trova a breve distanza dallo Space Shuttle (circa 0.91 metri). Queste operazioni sono state completate in leggero ritardo a causa di alcuni problemi nella disattivazione del MPLM. Nel giorno 12 di volo è previsto lo spostamento definitivo nella stiva dello Shuttle, poco prima dell'ispezione finale. L'equipaggio ha poi provveduto al trasferimento di alcuni equipaggiamenti tra la ISS e il middle-deck della navetta.
16 aprile (Flight day 12)
Dopo il risveglio l'equipaggio dello Space Shuttle ha compiuto, grazie al braccio robotico della navetta, le operazioni per completare lo stivaggio del modulo Leonardo. Questa operazione era stata iniziata già nel giorno precedente ed ha avuto esito positivo.
Dopo essersi assicurati del corretto aggancio, gli astronauti Stephanie Wilson, Dorothy Metcalf-Lindenburger, James Dutton e Naoko Yamazaki hanno iniziato ad ispezionare il rivestimento termico dello Shuttle. Le immagini realizzate sono state spedite al centro di controllo per l'esame finalizzato al via libera allo sgancio della navetta dalla ISS. Un esame più approfondito delle immagini verrà comunque effettuato in tempo utile per permettere di riagganciare la navetta alla ISS prima del rientro sulla Terra, in caso si riscontrassero danni alla protezione termica.
17 aprile (Flight day 13 - Undocking)
Alle 11.56 CEST si è svolta la cerimonia ufficiale di congedo tra i due equipaggi.
Pochi minuti dopo, alle 12.30, è stato chiuso il portellone di comunicazione tra i due veicoli e alle 14.52 c'è stato il distacco. Il pilota dello Space Shuttle, James Dutton, una volta che la navetta si è spostata a sufficienza, ha effettuato la manovra di rotazione completa per permettere all'equipaggio della ISS di fare ulteriori fotografie allo scudo termico.
Sono stati poi accesi i motori dell'Orbital Maneuvering System per modificare l'orbita e proseguire il volo autonomamente. L'equipaggio si è quindi preparato per il giorno seguente, l'ultimo completo in orbita secondo il programma.
Dopo di ciò, l'equipaggio ha stivato l'Orbiter Boom Sensor System (OBSS) e il Remote Manipulator System (SRMS) non essendo più utili per la missione. L'equipaggio è stato poi informato che lo scudo termico è stato giudicato idoneo per il rientro nell'atmosfera terrestre.[13]
18 aprile (Flight day 14)
Secondo il piano di volo, questo doveva essere l'ultimo giorno in orbita prima del rientro. Per questo l'equipaggio si è dedicato a controllare tutti i sistemi relativi alla fase di rientro sulla Terra.
I test effettuati hanno confermato le perfette condizioni dei sistemi, ma le previsioni meteorologiche negative hanno messo in dubbio il rientro per l'indomani. Il Discovery possiede comunque autonomia fino al mercoledì successivo.
19 aprile (Flight day 15)
Discovery atterra al KSC
In questa giornata era previsto il rientro del Discovery, ma il maltempo che ha imperversato per tutta la giornata sulla Florida ha costretto i controllori di volo a rimandare l'atterraggio al giorno successivo.
Alle ore 09:08 EDT (13:08 UTC) lo Space Shuttle Discovery è atterrato senza problemi sulla pista 33 del Kennedy Space Center, portando a termine con successo la missione STS-131.
In tutto la missione è durata 15 giorni, 2 ore, 47 min, 11 secondi.
Risveglio
Gli astronauti in posa nel modulo Quest prima della seconda EVA
Come tradizione per tutti i voli NASA a partire dal programma Gemini, per ogni giorno di missione, l'equipaggio della STS-131 ha ascoltato un particolare brano musicale scelto da un astronauta, che per lui ha un particolare significato.
L'equipaggio ha impiegato il braccio robotico della stazione per rimuovere un nuovo serbatoio di ammoniaca dalla stiva di carico dello Shuttle e agganciarlo alla stazione. Mastracchio e Anderson hanno recuperato un esperimento situato in un supporto esterno al laboratorio Kibo, hanno installato una barra esterna sul nuovo serbatoio di ammoniaca e hanno sostituito un giroscopio malfunzionante della stazione spaziale.
EVA 2
Mastracchio Anderson
11 aprile 05:30
11 aprile 12:56
7 ore 26 minuti
L'equipaggio ha impiegato il braccio robotico della stazione per rimuovere un serbatoio vuoto di ammoniaca della stazione ed è stato installato il nuovo serbatoio. Il serbatoio vuoto è stato posizionato temporaneamente in un punto della stazione per essere spostato nella successiva passeggiata spaziale.
EVA 3
Mastracchio Anderson
13 aprile 6:14
13 aprile 12:36
6 ore 24 minuti
Tramite il braccio robotico della stazione, l'equipaggio ha spostato il serbatoio vuoto di ammoniaca nella stiva di carico dello Shuttle per essere riportato a Terra. Mastracchio e Anderson hanno effettuato alcune attività preparative per la successiva missione STS-132