San Mango Piemonte è situato ai piedi dei Monti Picentini, e si sviluppa alle pendici del monte Tubenna in una pianura che digrada dolcemente sino alle pendici delle colline di Giovi, al confine meridionale e sud-occidentale del comune, dove lo stesso si incontra con Salerno.
Storia
Il paese fu fondato, stando ad alcune fonti storiche, nell'88 a.C., in seguito alla distruzione della città di Picentia ad opera dei Romani, avvenimento questo che costrinse gli abitanti a fuggire sui monti intorno alla antica città, determinando la nascita di numerosi nuclei abitativi nelle vallate dominate dai Monti Picentini.
L'attuale toponimo San Mango Piemonte deriva dall'allitterazione ed abbreviazione dell'antico nome di Terra Sancti Magni Pedemontis, a sua volta ricavato dal nome del patrono san Magno e dalla ubicazione del più antico nucleo abitativo, alle pendici del Monte Tubenna.
Tradizione popolare vuole, infatti, che il Vescovo di Trani, Magno (martirizzato nel 251) sia passato in queste terre fuggendo da persecuzioni, rifugiandosi in una grotta sul monte che oggi ha il nome di San Magno e che domina, insieme al Monte Tubenna, l'abitato. Si racconta che, dopo la morte, il Santo sia apparso ai fedeli, indicando la grotta come luogo dove voleva che sorgesse un eremo, poi costruito e divenuto meta di pellegrinaggio nel giorno della festa patronale.
San Mango fu inizialmente un paese estremamente legato alle vicende della vicina città di Salerno distante soli 13 km, anche a causa delle piccolissime dimensioni del nucleo abitativo.
Tuttavia nel XII secolo, assunse un ruolo importante nel sistema difensivo del Principato di Salerno, conquistando una forte identità che portò all'istituzione di una propria Universitas.
Il paese crebbe poi ulteriormente nei secoli successivi con la signoria dei Santomango che, con le loro fortune, favorirono il distacco del paese dal Principato di Salerno, e la formazione di una autonoma Baronia di Santo Mango. Fu poi signoria dei Sanseverino, dei Caracciolo e infine dei Cavaselice che si fregiarono del titolo di Marchesi di San Mango e ne furono signori fino al XVIII secolo.
Il comune, fino al 1862 era denominato semplicemente "San Mango"[4]. Il nome venne mutato a seguito del Regio Decreto n. 935 del 1862.
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 25 ottobre 1999.[5]
Il gonfalone è un drappo di giallo.
Monumenti e luoghi d'interesse
Eremo di San Magno, antica grotta rifugio del santo patrono e luogo di pellegrinaggio nel giorno della festa patronale con la miracolosa immagine del loro patrono affrescata sulla parete della roccia e datata 1541.
Chiese di S. Maria e S. Magno, S. Nicola e Sant'Antonio, San Matteo ad Offiano risalenti all'XI ed al XII secolo, sebbene più volte ricostruite.
Edicole votive di via Relli (centro storico) in onore di san Magno datata 1855 e via Piedimonte.
Il giorno del Santo Patrono, il 19 agosto, una processione porta la statua di San Magno da Trani all'eremo che si trova sulla sommità del colle omonimo dove molti lo attendono dopo una veglia durata l'intera notte precedente.