1 gruppo Diesel-generatore MTU / Piller (3,12 MW) 1 motore elettrico a magneti permanenti Siemens (2,85 MW) sistema A.I.P. con celle a combustibile da 8 + 1 moduli (306 kW) batteria di accumulatori
Si tratta dei sottomarini convenzionali più moderni al mondo, dotati di propulsione diesel-elettrica affiancata ad un sistema di celle a combustibile indipendente dall'ossigeno atmosferico per la generazione di energia elettrica. Questo sistema permette la navigazione subacquea continua a moderata velocità per un periodo stimato di due settimane. Inoltre l'elevata silenziosità e la particolare forma dello scafo, rendono il sottomarino poco tracciabile dai sonar e molto efficace rispetto al sistema di rilevamento SOSUS.
I nuovi sistemi di propulsione AIP (Air Independent Propulsion, ossia indipendenti dall'ossigeno atmosferico) favoriscono alcune marine (tra cui quella italiana) fortemente limitate dall'impossibilità di adottare la propulsione nucleare.
Dal 2 al 28 settembre 1984 sono state recuperate[3] dalla nave salvataggio Anteo le salme di 42 dei 49 componenti dell'equipaggio e degli 11 operatori imbarcati al momento dell'affondamento del sommergibile. In questa occasione sono state anche recuperate varie parti dello scafo, rimosse in un precedente tentativo di recupero. Si tratta di parti della portelleria, vari pezzi del fascione e due cilindri contenitori dei siluri a lenta corsa. Le parti del relitto recuperate sono conservate al museo della base navale di Augusta, all'Arsenale della Spezia e all'Arsenale di Venezia, mentre il suo periscopio è conservato al Vittoriano.
Galleria d'immagini
immagini del varo e della consegna
La cerimonia del varo del sottomarino Scirè avvenuta il 18 dicembre 2004 al cantiere di Muggiano
^Sebbene lo Scirè sia a tutti gli effetti un sottomarino (destinato ad operare prevalentemente in immersione, con velocità in immersione superiore a quella in superficie etc.), per i suoi battelli la Marina Militare Italiana predilige l'utilizzo del termine sommergibile
^Il recupero dello Scirè (PDF), su hdsitalia.com. URL consultato il 23-11-2007 (archiviato dall'url originale il 10 maggio 2006).