Serbestî (in turco ottomano "Libertà") era un giornale ottomano. Fu fondato nel 1908 da Mevlânzade Rıfat, che nel 1924 sarebbe diventato una delle 150 persone non grate della neonata Repubblica di Turchia, poiché il giornale e il suo fondatore avevano una posizione contraria e ostile al movimento indipendentista guidato da Mustafa Kemal.[1]
Il giornale si opponeva al Comitato Unione e Progresso (CUP), che stava salendo al potere al momento della sua fondazione. Il redattore capo di Serbestî, Hasan Fehmi, fu assassinato il 6 aprile 1909 da ignoti[2]. In seguito a questo incidente Mevlanzade Rifat Bey lasciò Istanbul e si stabilì a Parigi, dove pubblicò Serbestî per un breve periodo.[3] Successivamente si recò in Egitto, dove pubblicò il giornale fino al febbraio 1910, quando fu vietato.[3] Dopo il suo ritorno nell'Impero Ottomano, il 12 luglio 1912 riprese la pubblicazione del Serbestî a İstanbul,[3] ma nel settembre 1912, il giornale fu vietato dalle autorità ottomane.[3] Il giornale fu ripreso in seguito e pubblicato fino al 1923 con alcune interruzioni.[3]
Note