Francesco Tarcisio Carboni (Ortezzano, 9 settembre 1923 – Recanati, 20 novembre 1995) è stato un vescovo cattolico italiano.
Biografia
Carboni viene ordinato sacerdote nel 1947 e diviene parroco di Porto Sant'Elpidio e, successivamente, direttore spirituale del seminario arcivescovile di Fermo e vicario generale dell'arcivescovo metropolita di Fermo Norberto Perini.[1]
Dal 1970 al 1974, come presbitero fidei donum si reca, con altri sacerdoti fermani missionari, in Brasile, in diocesi di Mogi das Cruzes, tra i lebbrosi di Gopouva (Guarulhos), dove fonda il Pensionato di San Francesco.[2]
Ministero episcopale
L'11 febbraio 1976 papa Paolo VI lo nomina vescovo delle diocesi di Macerata, Tolentino, Recanati, Cingoli, Treia, diocesi che il 30 settembre 1986 saranno unificate dalla Congregazione per i vescovi con proprio decreto.
Si impegna nel far riscoprire alla diocesi e alla città di Macerata la figura di padre Matteo Ricci, maceratese, missionario gesuita in Cina. Il 19 aprile 1984 ne avvia il processo di beatificazione.[3]
Muore in un incidente stradale per collisione con un veicolo contromano il 20 novembre 1995.[4]
Genealogia episcopale
La genealogia episcopale è:
Note
Bibliografia
- Filippo Davoli (a cura di), Tarcisio Carboni. Un pastore con l'odore delle pecore, Macerata, Edizione fondazione internazionale "Padre Matteo Ricci", 2015.
Collegamenti esterni