Tebaldo nacque postumo, sei giorni dopo la morte del padre[3]: l'anno prima suo padre Tebaldo III era stato designato a capo della quarta crociata, ma, mentre stava preparando la spedizione in Terra santa, il 24 maggio del 1201, morì improvvisamente nel suo palazzo di Troyes[4]
In seguito alla morte di suo padre, Tebaldo divenne quindi subito conte di Champagne (Tebaldo IV), sotto la reggenza della madre, Bianca di Navarra[5] che governò sino al compimento del ventunesimo anno di età del figlio, nel 1222[6].
Il titolo di conte di Champagne, però, fu in un secondo tempo contestato dalle figlie del fratello di suo padre, Enrico II di Champagne, il quale, alla sua morte avvenuta nel 1197, era conte di Champagne e re di Gerusalemme e aveva tre figlie in tenera età, Maria (che morì giovane, nel 1205), Alice, e Filippa, che vivevano in Palestina con la madre, Isabella di Lusignano, regina di Gerusalemme, mentre re Filippo II aveva concesso la contea di Champagne al fratello del defunto Enrico II, Tebaldo III di Champagne. La contestazione iniziò durante il periodo della reggenza della madre: mentre Alice era divenuta regina di Cipro, la sorella più giovane, Filippa che nel 1214 aveva sposato Erardo I di Brienne, l'anno dopo assieme al marito aveva lasciato la Palestina per raggiungere la contea di Champagne, dove parecchi nobili appoggiavano la sua richiesta di ottenere il titolo. Con l'arrivo di Filippa ed Erardo iniziò una contestazione che durò per tutto il periodo della reggenza di Bianca e nel 1216 sfociò in guerra aperta (guerra di successione di Champagne); il conflitto si concluse nel 1221, quando Erardo, ammessa la sconfitta militare, rinunciò a ogni pretesa mentre Filippa chiedeva un risarcimento che Bianca non era in grado di pagare. Nel 1222 Tebaldo IV, arrivato alla maggiore età e subentrato alla madre, pare che pagasse un'indennità alla cugina, per indurla a rinunciare a ogni diritto di successione.
Nel mese di maggio 1220 Tebaldo sposò Gertrude de Dabo, vedova del duca Teobaldo I di Lorena, e unica figlia ed erede di Alberto II di Dabo-Moha, nella speranza di appropriarsi della contea; il tentativo fu vano in quanto il matrimonio fu annullato due anni dopo; Gertrude fu ripudiata adducendone la sterilità, e in terze nozze sposò Simone di Leiningen.
Nel 1223 Tebaldo sposò in seconde nozze Agnese di Beaujeu, sorella di Umberto V di Beaujeu e figlia di Guiscardo IV signore di Beaujeu, cugina di Luigi IX il Santo[7].
Dopo la morte del re di Francia Luigi VIII, avvenuta nel 1226, Tebaldo fece parte di un gruppo di nobili che, non avendo gradito che la reggenza fosse stata affidata alla regina madre, una donna oltretutto straniera, Bianca di Castiglia (reggente per il figlio minorenne Luigi IX il Santo), cercò di destabilizzare il regno di Francia[9]; l'appoggio di Tebaldo alla rivolta fu incostante[9], inoltre fu preso da un amore platonico per la regina madre[9] (cominciò a scrivere per lei poesie e canzoni tanto che fu chiamato anche Thibaut le Chansonnier) e nel 1228/1229 lo troviamo al fianco di Bianca di Castiglia. I baroni cospiratori, non perdonando al conte Tebaldo di essersi schierato al fianco della regina, invasero la contea di Champagne[8], e insinuarono che l'amore di Tebaldo per Bianca di Castiglia non fosse solo platonico, facendo circolare la diceria che Tebaldo fosse l'amante della regina e si sospettò che non fosse estraneo alla morte per dissenteria del re Luigi VIII durante la crociata albigese (circolava la voce che al re fosse stata propinata qualche sostanza che causò la forte dissenteria)[10]. I baroni ribelli, nel 1230, attaccarono e saccheggiarono nuovamente la contea di Champagne e solo l'intervento dell'esercito regio, in cui militava il giovane re Luigi il Santo, fermò la devastazione[10].
Andato a monte il fidanzamento con Iolanda, il 22 settembre 1232, in terze nozze Tebaldo sposò Margherita, figlia secondogenita del signore di Borbone, Arcimbaldo VIII e di Guigone de Forez.
Sua cugina, Alice di Champagne, che era stata regina consorte di Cipro ma aveva dovuto lasciare l'isola e si era trasferita in Palestina, nel 1231 lasciata la Terra santa raggiunse la contea e, ritenendo di poter accampare diritti sulla contea di Champagne, con l'appoggio di molti nobili della contea riprese la contestazione contro il cugino. Tebaldo, onde evitare di cominciare una nuova guerra di successione, tra il 1232 e il 1233 dovette tacitare anche Alice di Champagne, pagando una cifra notevole (40.000 libbre[12]), che fu prelevata dalle casse regie per volere di Bianca di Castiglia e di suo figlio Luigi IX il Santo[13]. Tebaldo IV in cambio aveva ceduto al re di Francia i diritti sulle contee di Blois, di Sancerre e Châteaudun[10].
Il 7 aprile 1234 Tebaldo dopo la morte del fratello di sua madre Bianca, il re di NavarraSancho VII il Forte, fu scelto come re dai navarresi[14]. Si recò a Pamplona per l'incoronazione, seguito da alcuni nobili della contea di Champagne ai quali diede diversi incarichi; per mantenere la corona si dovette alleare con i regni di Aragona, Inghilterra e Castiglia e per avere l'appoggio di quest'ultimo dovette negoziare il matrimonio di sua figlia Bianca con il futuro re di Castiglia Alfonso X il Saggio, anche se poi il matrimonio non fu mai celebrato.
Dopo che Luigi IX era divenuto maggiorenne (1234), Tebaldo organizzò con il duca di Bretagna, Pietro Mauclerc, un'ultima cospirazione ma nel 1236, per chiedere il perdono del re, fu convocato alla corte di Parigi, dove il giovane fratello del re, Roberto, gli fece gettare in testa dello sterco, umiliandolo e ridicolizzandolo[15]. Tebaldo rientrò in Navarra e pur ritornando in Francia di tanto in tanto per seguire il governo della sua contea, non si interessò più alla politica del regno di Francia.
Nel 1238 Tebaldo ebbe il comando di un esercito crociato in Terra santa (la cosiddetta crociata del 1239 indetta da papa Gregorio IX), che arrivò a San Giovanni d'Acri, il 1º settembre 1239[16]; si diresse immediatamente verso sud, per attaccare Ascalona e Gaza ma i crociati vennero sconfitti[3]. Pur essendo stato sconfitto, i contrasti tra i musulmani gli permisero di firmare una pace grazie alla quale mantenne il possesso di Gerusalemme, Betlemme e Ascalona. Tebaldo, assieme ai suoi Crociati, lasciò la Terra santa nel 1240[3] e fu rimpiazzato dal fratello del re d'InghilterraEnrico III, Riccardo di Cornovaglia[17]; anche Riccardo di Cornovaglia non riuscì a ottenere un significativo successo per le continue dispute tra i vari ordini militari e ben presto fece ritorno in patria[18].
Tebaldo, dopo il 1240, passò il tempo del suo regno tra la Navarra e la contea di Champagne; non ebbe buoni rapporti con il vescovo di Pamplona, Pedro Jiménez de Gazólaz, e rifiutò sempre i tribunali papali, ma il papa gli concesse uno speciale privilegio in base al quale nessuno avrebbe potuto scomunicarlo senza il permesso papale.
Morì a Pamplona nel 1253, al ritorno di uno dei suoi viaggi in Champagne.
Tebaldo fu di natura melanconica, più adatto alla poesia che all'arte di governo. Fu l'autore di 71 composizioni liriche diverse (tra cui 37 canzoni d'amore) nelle quali dimostra grandi capacità tecniche e verbali (giochi di parole, metafore, allegorie ecc..) e anche una certa disinvoltura ironica della poesia cortese. Tebaldo di Champagne fu il trovatore più celebre del suo tempo e fu definito da Dante, nel secolo seguente, un precursore del De vulgari eloquentia.
^Charles Petit-Dutaillis, Luigi IX il Santo, in Storia del mondo medievale, vol. V, p. 841.
^I Crociati partirono con un anno di ritardo, per l'opposizione dell'imperatore, Federico II, che non permise la partenza dal porto di Brindisi perché riteneva che la Crociata mettesse in pericolo la città di Gerusalemme che Federico II aveva riconsegnato alla cristianità nel 1229.
^Charles Lethbridge Kingsford, Il regno di Gerusalemme, 1091-1291, cap. XXI, vol. IV, pag. 776.
^Charles Lethbridge Kingsford, Il regno di Gerusalemme, 1091-1291, cap. XXI, vol. IV, pagg. 776 e 777.