Gran parte della popolazione è concentrata nel capoluogo, che con 9.467 abitanti (2003) rappresenta il 69% della popolazione del comune, mentre nessun'altra località supera il migliaio di abitanti. Il comune di Teodo è in assoluto il più piccolo e più densamente popolato del Montenegro.
Teodo è situata nella baia omonima, che corrisponde al bacino centrale dei tre o quattro che compongono le Bocche di Cattaro. Ben riparata dai venti, è ubicata in una fertile area pianeggiante a sud del monte Vrmac ed è separata dal mare aperto dalla penisola di Lustizza/Luštica.
La municipalità di Teodo, che conta 13.991 abitanti ed ospita un aeroporto, si estende dal capoluogo in direzione sud (esclusa la penisola di Lustizza) e ha uno sbocco al mare nella località turistica di Pržno.
Le origini di Teodo risalgono al III secolo a.C. Secondo le fonti documentarie la città fu un importante centro religioso nei secoli XIV e XV; il monastero di San Michele Arcangelo era sede di un arcivescovo ortodosso. Nel corso del XIV secolo varie furono le attestazioni del nome cittadino: Teude, Theode e Theudo, toponimi che vengono ricondotti al nome dell'antica regina illiricaTeuta.
Nel Medioevo le fertili terre di Teodo appartennero per lunghi periodi alle famiglie patrizie di Cattaro, Perzagno e Dobrota, che vi eressero castelli e villini, così come l'antica chiesa di Sant'Antonio (Sv. Anton).
La città appartenne in seguito, assieme all'intera area delle bocche, alla Repubblica di Venezia, che la tenne fino al 1797. Verso la fine del XIX secolo la città conobbe un certo sviluppo quando nel 1889 gli Austriaci fondarono l'arsenale marittimo che serve tuttora come base per l'esercito montenegrino. All'inizio del 1918 i marinai della base di Teodo si ribellarono contro gli ufficiali. L'insurrezione godette del sostegno e dell'appoggio della popolazione locale.
Durante la guerra fredda, quando l'arsenale era una delle sedi della marina jugoslava, la base fu utilizzata anche dai sovietici e dai libici come base tecnica per la manutenzione, la riparazione e la revisione delle loro navi e sottomarini.
Dal censimento del 2011 risulta prevalente la comunità dei montenegrini, col 33,25%. Seguono i serbi, col 31,61%, i croati, col 16,42%. Sono presenti anche 11 italiani, lo 0,08% della popolazione[3] e fanno parte della Comunità degli Italiani del Montenegro con sede a Cattaro.
In base al censimento (2003), la maggioranza della popolazione di Teodo era serba (35,10%), seguita dai montenegrini (29,49%), croati (19,73%), musulmani (1,18%) e albanesi (1,03%). Rispetto al censimento del 1991, croati e montenegrini sono diminuiti, mentre i serbi sono balzati in prima posizione (erano il 15,30%).
Geografia antropica
Località
La municipalità di Teodo ha le seguenti 14 località (tra parentesi il nome in lingua italiana, generalmente desueto):
Teodo ha registrato negli ultimi anni un notevole flusso turistico, dovuto principalmente al vicino aeroporto e alle spiagge della municipalità, sebbene la città stessa non sia invece una destinazione turistica, a causa delle attività industriali e portuali (cantieri navali, traghetto per Castelnuovo).
La principale via d'accesso alla cittadina è la M-1, ovvero il tratto montenegrino della Jadranska Magistrala che corre lungo la costa adriatica dalla frontiera croata a sino a quella albanese.
L'aeroporto di Teodo, situato a 3 km a sud-est della cittadina, è uno dei due aeroporti internazionali del Montenegro.
^Cfr. a p. 325 in Istituto Idrografico della MarinaPortolano del Mediterraneo, volume 6, Adriatico Orientale (edizione 1994, nuova tiratura febbraio 2002), Genova. (Pubblicazione annessa alla cartografia ufficiale della Repubblica Italiana - legge 2 febbraio 1960, n. 68).
^Cfr. a p. 215 in Istituto Idrografico della Marina Elenco dei fari e dei segnali da nebbia, Genova, 1997. (Documento ufficiale della Repubblica Italiana - legge 2 febbraio 1960, n. 68).